Ragazza rom incinta occupa di nuovo una casa popolare

MONTESILVANO. Ci aveva provato sabato sera, ma i carabinieri l'avevano portata fuori a forza. Ieri ci ha ritentato, e questa volta ci è riuscita. A installarsi nella casa popolare lasciata libera da un'anziana è stata una rom di 30 anni, incinta. Un'occupazione abusiva in piena regola, andata in scena in una palazzina Ater di via Rimini sotto gli occhi attoniti della gente.  Il primo assalto a quell'appartamento la giovane rom lo aveva messo a segno sabato sera, aiutata da un gruppo di persone.

La ragazza, ovviamente non da sola visto il suo stato, aveva sfondato la porta dell'alloggio di una signora di 92 anni che era andata a trovare i parenti.  I testimoni avevano allertato subito i carabinieri che erano arrivati in via Rimini e avevano prima chiesto alla giovane di lasciare la casa, poi l'avevano presa di peso, portata fuori dall'appartamento e fatta trasportare dall'ambulanza in ospedale per un controllo.  La giovane era stata denunciata per danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e violazione di domicilio. 

Quello andato in scena ieri è stato un copione praticamente identico, con la differenza che l'anziana proprietaria dell'appartamento proprio ieri mattina, casualmente, aveva riconsegnato le chiavi all'Ater lasciando libero l'alloggio.  «Visto il precedente di sabato ieri mattina ero andato personalmente all'Ater», racconta un testimone, «a chiedere che murassero la porta per evitare che ci entrassero gli abusivi. Mi hanno assicurato che non era così semplice sfondare le porte. Ed ecco com'è finita». 

E' finita che la ragazza rom e i suoi parenti nel primo pomeriggio di ieri si sono ripresentati in via Rimini e hanno occupato di nuovo l'abitazione.  I vigili urbani sono intervenuti in via Rimini nel pomeriggio, hanno riscontrato l'occupazione abusiva e redatto il verbale per segnalare poi la notizia di reato all'autorità giudiziaria.  «Gli agenti che sono intervenuti non hanno riscontrato gli estremi per agire in flagranza di reato», spiega il comandante dei vigili urbani di Montesilvano Antonella Marsiglia, «ma abbiamo ovviamente segnalato la cosa all'autorità giudiziaria». 

«Appena gli agenti della polizia municipale se ne sono andati», dice sconvolto un testimone della scena che ha contattato Il Centro, «è arrivato un camion con sopra i materassi e tutta la mobilia per la casa appena occupata. Hanno fatto passare tutto dal balcone, poi si sono messi a urlare in cortile minacciando chiunque avesse avvisato le forze dell'ordine. È stato vergognoso».  «Ed è ancora più vergognoso», continua indignato il testimone, «che la gente entri nelle case in questo modo mentre c'è una lista lunghissima di persone che aspettano che gli venga assegnato un alloggio popolare. Se il modo per avere le case Ater è questo», conclude con amara ironia, «allora lo dicano, così ci si potrà adeguare».

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