Rete e acquedotti, troppe interruzioni

Nel 2015 in Abruzzo si sono registrate 3,7 interruzioni di energia elettrica per ogni utenza. Un dato inferiore a quello nazionale (2,4) ma molto più alto rispetto a quello di regioni come la...

Nel 2015 in Abruzzo si sono registrate 3,7 interruzioni di energia elettrica per ogni utenza. Un dato inferiore a quello nazionale (2,4) ma molto più alto rispetto a quello di regioni come la Lombardia (1,1) e le Marche (1,7). Questi numeri (un’elaborazione Istat su dati dell’Authority elettrica) manifestano un gap che va coperto (anche rispetto alla modernizzazione delle linee - ricordiamo i black out da neve e maltempo - e al loro interramento dove possibile, per evitare forme di inquinamento elettrico). Così come va coperto la distanza che ci separa dalle altre regioni sulla banda larga, con l’Abruzzo al 10 per cento circa di copertura contro una media nazionale del 35 per cento.
Sull’acqua le cose non vanno meglio. Il 18 per cento delle famiglie abruzzesi denuncia irregolarità nella distribuzione, , a causa delle perdite degli acquedotti, un dato che cresce nel tempo: nel 1995 erano il 13,3 per cento, mentre il dato italiano è dell’8,9 per cento. Inoltre solo il 50,6 per cento della popolazione è servita da un servizio di depurazione completa delle acque reflue, contro il 90 per cento dei trentini (l’ultimo dato Istat è un po’ vecchio, 2008, ma da allora non molto è stato fatto, come dimostra lo stato dei nostri fiumi e del mare).