Rifiuti, ultimo giorno per pagare Parte la corsa per l’Imu e la Tasi 

Oggi scade il termine per la quarta rata della Tari, da domani si rischiano sanzioni fino al 30 per cento Entro il 16 dicembre il versamento del saldo delle altre due imposte, interessati 74mila contribuenti 

PESCARA. È cominciato un mese nero per i contribuenti. Entro il 16 dicembre oltre 74mila cittadini si dovranno recare agli sportelli delle banche o delle Poste per pagare il saldo dell’Imu e della Tasi, pari al 50% del tributo. Intanto, oggi è l’ultimo giorno per versare la quarta e ultima rata della Tari, l’imposta sui rifiuti. Insomma una parte della tredicesima, anziché in regali, finirà per essere spesa in tasse.
IMPOSTA SUI RIFIUTI. Sulla carta, la scadenza della Tari era fissata al 30 novembre. Ma il termine è slittato ad oggi, dato che il 30 era sabato e gli sportelli bancari sono solitamente chiusi nel fine settimana.
Questa è la quarta e ultima rata dell’anno. Quelle precedenti dovevano essere versate entro il 31 marzo, 31 maggio e 30 settembre. Mentre chi ha scelto di versare l’intera imposta in un’unica soluzione la scadenza era fissata al 16 giugno. Sono rimaste, dunque, solo poche ore per mettersi in regola.
Chi non dovesse farlo, rischierà una sanzione pari al 30% dell’imposta da pagare. A meno che non si decida di ricorrere allo strumento del ravvedimento operoso che permette di sanare spontaneamente, entro precisi termini temporali, l’omesso o parziale pagamento dell’imposta beneficiando di una consistente riduzione della sanzione stabilita dalla legge, pari al 30%.
IMU E TASI. Terminato il versamento della Tari, si devono subito cominciare a pensare alle successive scadenze dei tributi locali, quelle di Imu e Tasi. La prima è dovuta dai proprietari di immobili, titolari di diritti reali e di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie anche se non residenti. Sono assoggettati all’imposta i fabbricati, aree fabbricabili e terreni. In compenso, l’Imu non si applica più alle abitazioni principali, ad eccezione di quelle di lusso classificate al catasto con le categorie A/1, A/8 e A/9 e sulle loro pertinenze accatastate come C/2, C/6 e C/7. Sono invece obbligati al pagamento della Tasi i fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita e i fabbricati rurali strumentali. Dal 2016, sono esentati gli immobili adibiti ad abitazioni principali classificati nelle categorie da A/2 ad A/7 e relative pertinenze identificate con le categorie C/2 (cantine), C/6 (garage) e C/7 (tettoie).
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