Rimozioni auto, triplicate le spese

4 Agosto 2011

Lievitati i costi in 5 anni, ma il Comune ha incassato solo 300 mila euro

PESCARA. Fondi stanziati in bilancio per le spese: 650 mila euro. Incassi previsti: circa 300 mila. Non tornano i conti del Comune per le rimozioni e la custodia dei mezzi sequestrati. Questo servizio, che dovrebbe essere una fonte di guadagno per l'amministrazione, rischia di essere gestito in perdita quest'anno. Le cifre fornite hanno fatto scoppiare un giallo. Si è scoperto che i soldi stanziati per le spese si sono addirittura triplicati nel corso degli anni.

L'ex comandante dei vigili urbani Ernesto Grippo ha reso noti i dati dei bilanci dal 2006 al 2009, nel periodo in cui lui ha prestato servizio alla polizia municipale di Pescara.

Le cifre indicate nei documenti contabili non hanno mai raggiunto il livello di quest'anno. A che cosa serviranno tutti questi soldi? L'attuale comandante Carlo Maggitti parla di vecchie fatture non pagate negli anni dal 2006 al 2009, ma il suo predecessore nega di aver lasciato debiti in eredità. «Abbiamo sempre rimborsato le ditte che svolgono i servizi di rimozione e di custodia dei mezzi», ha affermato.

GIALLO DELLE CIFRE.
Tre ditte che svolgono lo stesso lavoro di rimozione con i carri attrezzi, per conto del Comune. Tre depositi sparsi nelle periferie della città. Spese che lievitano di anno in anno e incassi che non coprono i costi. Appare così la situazione di questo servizio che l'amministrazione ha appaltato da anni ai privati.

Nel luglio scorso, la giunta ha approvato una variazione di bilancio che ha fatto lievitare gli stanziamenti destinati alle rimozioni e alla custodia dei mezzi sequestrati dai 250mila euro iniziali a 650mila complessivi. L'assessore al bilancio Eugenio Seccia e il comandante dei vigili Carlo Maggitti hanno giustificato questa operazione sostenendo che ci sono dei debiti pregressi nei confronti delle ditte. In pratica, vecchie fatture che non sarebbero state pagate. Spese così elevate, tra l'altro, non verranno coperte con gli incassi per le rimozioni, che solitamente non superano i 300mila euro all'anno.

QUANTO SI SPENDEVA.
Sta di fatto che le spese sono lievitate a dismisura. Nel 2006, erano stati inseriti in bilancio 195mila euro; nel 2007, 365mila; nel 2008, 305mila; nel 2009, 451mila.
L'anno scorso, i fondi si sono ridotti a 100mila, per poi schizzare fino a 650mila quest'anno. In compenso, sono aumentate anche le auto rimosse: da 1.484 del 2006, fino a 2.500 l'anno scorso.

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