Riordino Province sabato incontro tra Testa e Mascia

PESCARA. “Il riordino delle Province promosso dal Governo Monti”. Questo il tema di un incontro che si terrà sabato alle 9.30 all’interno della sala Figlia di Jorio e che vedrà protagonisti il...

PESCARA. “Il riordino delle Province promosso dal Governo Monti”. Questo il tema di un incontro che si terrà sabato alle 9.30 all’interno della sala Figlia di Jorio e che vedrà protagonisti il presidente della Provincia di Guerino Testa e il sindaco del capoluogo adriatico Luigi Albore Mascia. Tra gli invitati parlamentari, assessori e consiglieri regionali pescaresi, capigruppo consiliari di Provincia e Comune, sindaci di questo territorio presenti nel Cal (consiglio delle autonomia locali) e rappresentanti delle associazioni di categoria, oltre al presidente della Camera di Commercio Daniele Becci e al presidente dell’Unione industriali, Enrico Marramiero.

«Nell’affrontare il tema del riordino delle Province», spiega Testa, «ho ritenuto opportuno, insieme al sindaco di Pescara, promuovere un confronto diretto con tutti quei soggetti che rappresentano il nostro territorio e la nostra economica, oltre ai principali protagonisti delle istituzioni locali, tra cui i sindaci presenti all’interno del Cal. Non si può prescindere da un momento di ascolto prima di sederci al tavolo del Cal, istituto di recente, chiamato a formulare una proposta al Governo sul riordino delle Province abruzzesi. È una fase delicatissima, quella attuale, perché si riscrive la geografia di una regione ed è indispensabile promuovere la partecipazione, favorendo il dibattito e sollecitando le istanze che possono arrivare dai vari portatori di interessi. Qualsiasi contributo è ben accetto e va trasferito a Regione e parlamentari, per cui mi auguro che la partecipazione sia massima, sabato».

«Condividiamo il principio della spending review», dice il sindaco Mascia, «che nasce dalla necessità di garantire un contenimento dei costi della pubblica amministrazione. Ma è evidente che la manovra varata dal Governo Monti non può tradursi in un taglio netto, asettico, di Province ed enti che non tenga conto della specificità dei territori, della loro storia e del ruolo che recitano nel panorama regionale o nazionale. Per tale ragione, come sindaco di Pescara, ho deciso di aprire un’interlocuzione sin dal primo giorno del dibattito, con altri enti territoriali.