Rivoluzionata la giunta comunale

Luciani revoca gli assessori Rosato, De Marco e Gasparri: al loro posto nomina Di Peco, Buttari e Di Lorenzo

FRANCAVILLA. «Ho cambiato qualche giocatore in campo, e adesso mi aspetto un gran bel gioco di squadra, con un perfetto equilibrio». Fa un paragone sportivo il sindaco Antonio Luciani, mentre guarda i suoi nuovi tre assessori. Rimpasto di giunta per Francavilla a poco più di un anno e mezzo dalle elezioni amministrative. Dei cinque assessori in carica fino a ieri oggi ne restano solo due: si tratta di Mario Giangiacomo e Rocco Alibertini, mentre ad andare a casa sono Antonio De Marco, Pina Rosato e Patrizia Gasparri.

La revoca è stata notificata per posta agli interessati proprio ieri. Al loro posto entrano gli esterni Andrea Di Peco, Francesca Buttari e Vincenzo Di Lorenzo. Due volti nuovi, tra cui una donna, e un veterano del panorama politico francavillese. Così, va in scena il secondo atto della giunta Luciani, con le deleghe riviste e ridistribuite. «Ho fatto una verifica nella maggioranza», spiega il sindaco, «che era partita già alcune settimane fa. La valutazione non è stata fatta sui singoli, ma sul gruppo. Ritenevo di dover formare una squadra dove lo spirito di gruppo fosse più forte per risolvere i problemi della città. Il mio ringraziamento va ovviamente a chi ha collaborato con me fino ad ora, perché ha dato tutto quello che poteva», dice riferendosi agli assessori revocati e giustificando la sua scelta, «ed anche al Partito Democratico, al quale riconosco politicamente ampi meriti su quanto stiamo facendo».

E proprio politicamente i tre nuovi arrivati entrano a far parte di una giunta di centrosinistra con una componente civica. Chi c'era già e resta sono Alibertini, (assessore esterno senza tessere di partito) e Giangiacomo dell'Italia dei Valori. Per quanto riguarda i nuovi, ritorno alla politica per Vincenzo Di Lorenzo (Partito democratico), che nella vita fa l'avvocato, è sposato e ha un figlio. Fu candidato sindaco alle amministrative nel 2003 sempre per il centrosinistra, ma poi vinse Roberto Angelucci. Ritentò presentandosi alle primarie dello stesso partito nel 2008, dove perse la competizione con Nicolino Di Quinzio per 24 voti. Divenne così consigliere comunale mentre all'ultima competizione, quella che ha visto l'elezione di Antonio Luciani appunto, non si è candidato. È lui il nuovo vice sindaco, e oltre a questa carica gli sono state assegnate le deleghe all’urbanistica e al personale.

Francesca Buttari è figlia d'arte: la mamma, Tiziana Arista, ha fatto parte della giunta regionale di Antonio Falconio ed è stata segretaria regionale dell’allora Pds. La Buttari, 35 anni, nella vita fa la consulente e la mamma. Laureata in Economia aziendale e con più master nel suo curriculum, la caratterizzano un'esperienza decennale in materia di fondi comunitari, che l'ha portata a lavorare anche fuori dall'Abruzzo, e un passato nel mondo dello scoutismo nel gruppo Agesci Francavilla 1. Nell'ultima tornata elettorale era candidata per la lista civica "Città in Vita", che sosteneva l'elezione a sindaco di Gianluca Mastrangelo. Per lei deleghe alle politiche sociali, istruzione, Urp , accoglienza e pace.

Andrea Di Peco, 34 anni, è membro della segreteria cittadina del Pd. Laureato in lettere, è titolare di una società di servizi turistici, e collabora con l'associazione Lalipé, che attualmente gestisce l'ufficio di informazione ed accoglienza turistica. Sarà lui l'assessore al turismo, alla cultura, alle politiche giovanili ed ai rapporti con le associazioni. Non solo volti nuovi per Luciani, ma le deleghe sono state anche ridistribuite. Giangiacomo, ad esempio, oltre ai lavori pubblici da oggi si occuperà di verde pubblico e ambiente. Alibertini oltre che a bilancio e sport, avrà la delega alle società partecipate. L'istruzione, precedentemente gestita assieme a cultura e ambiente dalla Rosato, ora passa a Buttari con il sociale, eredità di Patrizia Gasparri. La cultura, infine, va col turismo. Quest'ultima è una delega che Luciani, nel primo periodo di mandato, aveva tenuto per sé.

Paola M.S. Toro

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