Rumori troppo forti, arriva l’ordinanza del sindaco: stretta al Buffalo Bill

Il provvedimento impone al legale rappresentante della società di intervenire entro 30 giorni per riportare i livelli sonori entro i limiti di legge, adottando tutte le misure tecniche e organizzative necessarie
PESCARA. Un ronzio costante nella notte, registrato perfino a finestre chiuse, è bastato a trasformarsi in un caso ufficiale di inquinamento acustico. È quanto emerso dalla relazione fonometrica dell’Arpa Abruzzo, che ha rilevato il superamento dei limiti differenziali notturni in una civile abitazione di via Tommaso da Celano. A disturbare il sonno dei residenti, secondo gli accertamenti tecnici, sarebbero le unità esterne degli impianti del ristorante “Buffalo Bill”. Il Comune, preso atto della situazione e della proposta della Asl, ha così emesso un’ordinanza contingibile e urgente firmata dal sindaco Carlo Masci. Il provvedimento impone al legale rappresentante della società di intervenire entro 30 giorni per riportare i livelli sonori entro i limiti di legge, adottando tutte le misure tecniche e organizzative necessarie.
Entro lo stesso termine, l’attività dovrà produrre una dettagliata documentazione: l’elenco degli interventi effettuati e una nuova valutazione d’impatto acustico redatta da un tecnico competente, che certifichi l’efficacia delle soluzioni adottate. Il materiale dovrà essere inviato al Servizio ambiente del Comune, alla polizia locale, all’Arpa e alla Asl. L’ordinanza arriva dopo il verbale della polizia locale e mira a tutelare la salute pubblica, richiamando l’articolo 9 della legge 447/1995. Gli enti preposti controlleranno l’ottemperanza del ristorante, che dovrà conservare copia della documentazione per eventuali verifiche. Contro il provvedimento è possibile presentare ricorso al Tar entro 60 giorni.

