Saldi Pescara, Confcommercio: “Bene nel primo week end poi in calo nel 55% dei negozi”

Sondaggio tra i commercianti: il 45% registra un andamento uguale all’anno scorso, mentre il 40% denuncia un calo del 10% e il restante 15% una flessione che supera il 20%

PESCARA. A più di dieci giorni dall'avvio dei saldi invernali nessun operatore pescarese «ha registrato un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2013; dopo segnali positivi nel primo week end si è purtroppo già tornati alla normalità». A tracciare un parziale bilancio delle vendite di fine stagione è la Confcommercio Pescara, che ha effettuato un sondaggio tra alcuni commercianti della città. Dall'indagine è emerso che il 45% degli intervistati registra un andamento delle vendite uguale a quello dello scorso anno, mentre il 40% riscontra un calo di circa il 10% e il restante 15% parla addirittura di una flessione che supera il 20%.

«L'effetto saldi è durato solo il primo week end - dicono alla Confcommercio - e accade spesso che i clienti chiedano ulteriori sconti rispetto ai prezzi già scontati». «La crisi economica - si legge in una nota dell'associazione - continua a farsi sentire; anche per questo motivo, gli stessi operatori, preoccupati per il futuro del proprio comparto, chiedono risposte concrete alla politica, partendo dalla diminuzione delle tasse, per arrivare a provvedimenti realmente idonei a rilanciare fattivamente i consumi». L'amministrazione comunale, secondo Confcommercio, «dovrebbe favorire iniziative e manovre in grado di determinare una vera inversione di tendenza, e non certo provvedimenti come la chiusura di strade al traffico, vedi Corso Vittorio Emanuele, per giunta in uno dei periodi più importanti per il commercio. Dobbiamo permettere a tutti di arrivare in città nel modo più semplice e diretto possibile; solo così - conclude l'associazione - potremo rendere Pescara il vero polo di attrazione commerciale e turistica di tutto l'Abruzzo».

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