Sciopero avvocati, niente udienze a Pescara

Salta l processo sulll'inchiesta sull'Ato 4 pescarese che conta in totale 12 imputati, tra cui l'ex presidente dell'Ato Giorgio D'Ambrosio, gli ex sindaci di Montesilvano e Francavilla al Mare Pasquale Cordoma e Roberto Angelucci,

PESCARA. Udienza rinviata al prossimo 7 ottobre, per l'astensione dalle udienze degli avvocati da oggi e sino a giovedì 20, per il processo relativo all'inchiesta sull'Ato 4 pescarese, denominata «Partito dell'acqua», in programma stamani. L'inchiesta conta in totale 12 imputati, tra cui l'ex presidente dell'Ato Giorgio D'Ambrosio, gli ex sindaci di Montesilvano ( Pescara) e Francavilla al Mare ( Chieti) Pasquale Cordoma e Roberto Angelucci, il docente di scienze manageriali dell'Università D'Annunzio, Luigi Panzone. Secondo l'accusa, l'Ato 4 sarebbe stato gestito per fini personali, determinando un ingente danno economico erariale ai danni dello Stato.

L'astensione degli avvocati è, tra l'altro, contro «i provvedimenti parziali che umiliano la giustizia». Gli avvocati chiedono «una grande riforma condivisa per rilanciare il paese». Lo sciopero è stato proclamato, a livello nazionale, dall'Organismo Unitario Avvocatura (OUA), con il sostegno delle Istituzioni, ordini e associazioni forensi. L'astensione ad ora sembra essere stata molto elevata. Sempre per via dello sciopero dei legali slitterà quasi certamente, giovedì 20, anche la prima udienza davanti al gup del Tribunale di Pescara, Luca De Ninis relativa all'inchiesta sulla morte di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno, deceduto il 14 aprile 2012 allo stadio «Adriatico-Cornacchia» di Pescara, nel corso della partita Pescara-Livorno. Tre gli imputati per i quali è stata presentata richiesta di rinvio a giudizio. Si tratta del medico sociale del Livorno Manlio Porcellini, quello del Pescara Ernesto Sabatini ed il medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio Vito Molfese. L'ipotesi di reato a carico dei tre è di omicidio colposo.

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