Scoperte due palazzine che scaricano nel fiume

L’Aca: «In via Sacco ci sono allacci abusivi che inquinano il corso d’acqua» Pronta la diffida del Comune, i proprietari replicano: non ne sappiamo nulla

PESCARA. Due palazzine in via Sacco avrebbero scaricato per anni liquami nel fiume. La scoperta è stata fatta dall’Aca che sta conducendo alcuni controlli nella zona per verificare la presenza di scarichi abusivi. La notizia è stata data dall’Aca proprio nel giorno in cui l’Arta ha effettuato nuovi campionamenti in mare per le prime analisi della stagione balneare ormai alle porte. Ieri, in proposito, Il Centro ha pubblicato i risultati degli ultimi esami, condotti sempre dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale, in cui viene confermato che il tratto di mare che va dal porto fino all’altezza di via Mazzini è fortemente inquinato. L’amministrazione comunale spera, tuttavia, che la situazione possa migliorare con gli interventi effettuati dall’Aca la scorsa settimana per chiudere una mega fogna che sversava 10milioni di unità di escherichia coli per cento millilitri d’acqua direttamente nel fiume.

Palazzine di via Sacco. I due condomini messi sotto accusa dall’Aca si trovano ai numeri civici 168 e 170. Secondo l’azienda acquedottistica, questi scaricherebbero da anni i loro liquami direttamente nel collettore delle acque bianche del Comune.

«Si tratta di una situazione che perdura da anni», spiega una nota dell’Aca, «nel 2005, quando le utenze sono state trasferite dal Comune all’Aca, i relativi contratti attestavano l’esistenza degli allacci». «Considerato», prosegue la nota, «che la condotta di acque bianche rientra nella competenza del Comune e che questa situazione determina un problema di inquinamento del fiume Pescara, l’Aca ha provveduto a segnalare l’anomalia all’amministrazione comunale e alle autorità competenti per i provvedimenti conseguenti».

E ieri il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha rivelato di aver già dato mandato agli uffici dell’ente di inviare una diffida ai condomini affinché provvedano a mettersi subito in regola. Alcuni condomini, contattati dal Centro, hanno detto di essere completamente all’oscuro di questa vicenda e di non essere a conoscenza dell’allaccio abusivo.

A detta del direttore tecnico dell’Aca Lorenzo Livello, comunque, il problema potrebbe essere risolto in breve tempo, cioè effettuando uno scavo di 4 metri di profondità per poter allacciare la condotta direttamente alla fogna più vicina.

Guasto alla mega fogna. Alla fine della scorsa settimana l’Aca, su sollecitazione del Comune, aveva rilevato delle anomalie alla condotta chiamata Le Mainarde, cioè quella che si immette sul fiume all’altezza dell’approdo Enjoy river in via Valle Roveto. Si trattava di un guasto che ha prodotto lo sversamento nel fiume. In pratica, in base alle analisi condotte dall’Arta in quel punto, sono fuoriuscite dalla condotta 10.000.000 di unità per cento millilitri d’acqua di escherichia coli.

L’Aca ha avvertito di aver già riparato il guasto. «Una notizia positiva», ha commentato Del Vecchio, «considerato che quello scarico portava al fiume un brutto bagaglio».

Un passo importante per disinquinare il fiume, a detta del vice sindaco, sarebbe stato compiuto anche lo scorso 8 aprile, quando l’Aca ha captato gli scarichi del collettore posto a ridosso del cantiere del ponte nuovo, la cui portata ora non va più al fiume, ma viene raccolta in una vasca e giornalmente trasferito il contenuto con autobotti fino al depuratore, eliminando così una carica batterica di escherichia coli pari a 5.800.000 unità per cento millilitri d’acqua.

Per Del Vecchio, un piccolo miglioramento si è già registrato con le ultime analisi del mare. I colibatteri registrati con le analisi effettuati su campioni prelevati il 30 marzo all’altezza di via Balilla e di via Mazzini, pur essendo sempre al di sopra dei limiti di legge, sono in misura inferiore rispetto ai precedenti esami condotti su prelievi dell’8 marzo scorso. «Quindi, un miglioramento significativo», ha osservato il vice sindaco». Il primo cittadino Marco Alessandrini ha invece assicurato che proseguirà «l’attività incessante, condotta da mesi, per denunciare ed eliminare tutte le fonti di inquinamento del fiume».

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