Scuola, 6mila precari da mettere in regola

8 Giugno 2023

In Abruzzo previste 1.772 immissioni in ruolo per il 2023/24, ma la Flc Cgil incalza: «Sono ancora pochi»

PESCARA. Scuola: in Abruzzo sono 1.772 i posti disponibili per le nomine in ruolo. Per la Cgil, vanno coperti tutti per evitare il ripetersi del precariato. È questa la conclusione cui è giunta una partecipata assemblea sulle problematiche del precariato e del reclutamento scolastico in Abruzzo, con la partecipazione della responsabile nazionale dei precari della Flc Cgil, Manuela Pascarella.
L’incontro è stato introdotto dal segretario della Flc Cgil Abruzzo Molise Pino La Fratta, che ha riportato il la situazione riguardante il precariato nella scuola abruzzese.
Nell’anno che sta per chiudersi ci sono stati circa 6.000 precari, di cui 4.832 docenti (3.059 sul sostegno) e circa 1.200 nel personale Ata. Si tratta di numeri significativi, che rischiano di aumentare se non ci saranno le dovute assunzioni. «Ricordiamo che le disponibilità per le immissioni in ruolo sono state certificate dallo stesso Ministero», sottolinea il sindacato in una nota diffusa ieri, «nei giorni scorsi sono stati pubblicati i risultati della mobilità del personale docente ed Ata per il prossimo anno scolastico 2023/2024. In totale, in Abruzzo sono disponibili 1.772 posti per le immissioni in ruolo, di cui 929 per il personale docente e 843 per l’Ata».
Nella tabella pubblicata a sinistra riportiamo i numeri ufficiali di ciascuna delle quattro province. Spiccano i dati del Chietino e dell’Aquilano sia per quanto riguarda il personale docente sia per quello tecnico/amministrativo. «La situazione del precariato scolastico in Italia sconta ripetuti errori del sistema di reclutamento», ha ribadito Pascarella del Centro nazionale Flc Cgil, «basti pensare al blocco dei percorsi abilitanti, all’insufficienza ed ai continui ritardi dei concorsi, alle problematiche mai affrontate del reclutamento Ata. Non bastano le promesse, abbiamo chiesto al Ministro Valditara», ha aggiunto la sindacalista, «di far seguire agli annunci azioni concrete. È necessario un piano straordinario di assunzioni che vada oltre la copertura del semplice turn over del personale, in modo da garantire i diritti dei lavoratori precari e assicurare la qualità del sistema educativo». (u.c.)
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