Sebastiani: Pescara in serie A con Zeman

19 Maggio 2012

Il presidente a tutto campo: «Il tecnico resta e faremo una squadra competitiva»

PESCARA. Vigilia molto particolare quella odierna, vigilia di un big match che potrebbe significare anche chiusura anticipata dei giochi per la promozione in A. Ci può stare anche un po' di tensione, anzi c'è sicuramente. Ma il presidente Sebastiani la maschera, ovvero prova a farlo, dietro un velo di ironia disincatata.

Allora, presidente, domani a Genova, con...
«Con l'areo, anche al ritorno», interrompe pronto, «viaggio breve e comodo».

Sperando di atterrare direttamente in serie A.
«Sarebbe bello, lo speriamo tutti. Ma non è un'ossessione, al massimo ci sarà da aspettare solo un'altra settimana».

Certo la Samp di questo periodo si annuncia un osso duro, qualche settimana fa forse sarebbe stata più addomesticabile.
«Per me è indifferente. Che sia una squadra di alto livello non lo scopriamno certo ora, stanno di sicuro attraversando un buon momento ma la partita si preannuncia difficile anche vista dalla parte loro».

Hanno i play off ormai in tasca, vengono da quattro vittorie consecutive, in casa viaggiano a punteggio pieno da due mesi.
«Vero, ma con tutto il rispetto che si deve a una società che ha la storia della Samp, resto dell'idea che avranno anche loro di che preoccuparsi. Col Pescara che ha messo sotto il Torino in quel modo, secondo me non ce n'è per nessuno».

Bene, allora siete pronti a chiudere la telenovela Zeman, sono due mesi che si dice non c'è problema intanto si parla di lui in mezza Italia.
«Sembra proprio così, che tutti lo vogliono. Ma poi nessuno lo prende, perché non mi risulta di contatti seri e mi pare perfino inutile ribadire che il mister resta con noi».

Si dice da febbraio, possibile che non ci sia stato tempo di mettere nero su bianco?
«Non è un problema. Ne parliamo praticamente ogni volta che ci vediamo ma giustamente ora per il mister ci sono altre priorità, appena la situazione sarà definita ci metteremo a tavolino si farà tutto quello che si deve fare».

Ok. Tifosi rassicurati, dunque. Restano aperti solo piccoli dettagli che si chiamano Verratti, Insigne e Immobile. Si fa fatica a immaginare un Pescara competitivo senza di loro.
«Capisco ma anche su questo fronte secondo me la situazione si chiarirà solo a campionato chiuso. Non sta scritto da nessuna parte che andranno via tutti e tre. Un conto è parlarne ora, altra cosa quando il campionato sarà concluso. Credo che col Pescara in serie A anche i ragazzi vorranno dire la loro».

Verratti pare destinato a partire comunque.
«Chi l'ha detto? Per quel che ne so io, e credo di avere qualche titolo per affermarlo, la società non ha ancora deciso di vendere nessuno. A bocce ferme valuteremo le offerte e le valutazioni del tecnico sulle alternative. Perchè in A non ci andremo per fare le comparse, vogliamo essere competitivi».

A proposito di mercato, il ds Delli Carri resta?
«Squadra che vince non si cambia e Delli Carri ha lavorato bene in questa squadra. Non si discute, resta».

Infine, il discorso Poggio degli Ulivi.
«Anche su quel fronte abbiamo le idee abbastanza chiare. A breve scadenza faremo un'offerta per l'acquisto dell'impianto».

Gli ultimi segnali non sono apparsi incoraggianti.
«A me la situazione pare chiara: la struttura è di De Cecco, i soldi sono nostri. Se l'offerta sarà considerata soddisfacente l'affare si farà; altrimenti, amici come prima. Abbiamo altre soluzioni».

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