Sede regionale, Confcommercio: «È un vantaggio per le attività»

15 Dicembre 2022

Padovano plaude al progetto di costruire gli uffici nell’area di risulta: scelta giusta dopo 23 anni di attesa Lucente (Casartigiani): si creerebbe movimento verso il centro. Confesercenti: sì a un incontro con Masci

PESCARA. La Confcommercio dà il via libera alla sede della Regione nell’area di risulta trasformata in un parco. Lo afferma il presidente Riccardo Padovano il giorno dopo il consiglio comunale sulla grande opera che cambierà il volto del centro di Pescara. Pieno sostegno all’idea da Padovano che esprime «un parere condiviso sia dalla giunta che da tutto il direttivo dell’associazione. Riteniamo che dopo 23 anni di attese e discussioni, tenuto conto che gli ettari destinati a parco rimangono invariati, l’investimento della Regione in quella zona sia stata una scelta illuminata». Una scommessa che può rivitalizzare i negozi: «Con la sede unica, gli utenti arriveranno in centro da tutte le parti d’Abruzzo, usando i mezzi e una volta giunti saranno incuriositi di visitare le vie del centro commerciale naturale, ridando vita ai negozi. Durante il consiglio di lunedì ho sentito molte associazioni dire di voler salvare gli alberi. Noi vogliamo salvare i commercianti. Pescara diventa sempre più al centro della regione, ma anche della fascia adriatica. Non possiamo perdere ulteriore tempo».
Anche la Casartigiani promuove i progetti di riqualificazione dell’area di risulta dell’amministrazione Carlo Masci. «Anche se dovesse crearsi più traffico, trovo positivo il progetto dell’amministrazione», afferma Dino Lucente per Casartigiani. «Questa struttura può generare un movimento in più verso il centro». Altro punto a favore del progetto, secondo Lucente, «è l’entrata che ne potrebbe derivare per il Comune di Pescara. La Regione paga degli affitti per le altre sedi, a questo punto quelle risorse potrebbero essere destinate al Comune». Le associazioni di categoria però non sono compatte: se ci sono alcuni referenti di commercianti e artigiani che ritengono una buona mossa collocare in una porzione dell’area il palazzo della Regione, per incentivare l’afflusso delle persone nel centro, altri preferirebbero un intervento volto alla costruzione di un’opera attrattiva. Tutti però concordano sulla necessità di arricchire l’area di risulta con un parco, portando il verde nel cuore di Pescara.
«Vorremmo vedere un progetto concreto per capire anche che impatto avrà la costruzione di questo edificio sull’area», dice Marina Dolci, presidente di Confesercenti, «ci aspettiamo un incontro con l’amministrazione». L’appello di Confesercenti è che non venga realizzata la mensa nel palazzo regionale, «se vogliono davvero portare un aiuto al centro. In questo modo i dipendenti, con i voucher, potranno usufruire delle attività all’ora di pranzo e di conseguenza se si dovesse generare un ritorno, anche gli altri negozi potrebbero modificare il loro orario di lavoro». Pensiero simile quello di Confartigianato, che attraverso il direttore Fabrizio Vianale commenta: «L’area di risulta è l’ultima zona grande su cui poter realizzare una forte attrattiva per la città. Già in passato avevamo suggerito di affidare uno studio a professionisti di marketing territoriale per individuare un elemento catalizzatore. L’utenza che frequenta gli uffici regionali è di passaggio, si muove spesso di corsa, e difficilmente si fermerà in centro. Se si devono sacrificare dei parcheggi, allora lo si faccia per un progetto che arricchisca la città».
Parla di una scelta che «non è tra le migliori», Carmine Salce, direttore della Cna Pescara. «Il palazzo della Regione produrrà ulteriore traffico in pieno centro. Inoltre chi va in Regione lo fa per un obiettivo specifico. Non coglie l’occasione per riversarsi tra i negozi. Si poteva pensare ad un’operazione del genere in una parte periferica della città, mentre sull’area di risulta proseguire sulla linea del progetto che prevedeva parcheggi, una parte commerciale e il parco».