Calcio

Ravanelli fa gol a Celano in nome dello zio Fabrizio

18 Ottobre 2025

Il centrocampista perugino è il figlio del fratello dell’ex attaccante juventino. In precedenza ha giocato anche a Vasto, Giulianova, L’Aquila e Cupello

CELANO. Gianmarco Ravanelli porta sulle spalle un cognome ingombrante, calcisticamente parlando. Fabrizio Ravanelli, infatti, è lo zio, il fratello del papà, Andrea, anch’egli calciatore, ma nei dilettanti. La passione per il calcio ha coinvolto negli anni tutta la famiglia e Gianmarco è il secondo figlio di Andrea, oggi 60enne, che ha avuto anche la possibilità di compiere il salto nei professionisti, a Fasano, ma ha preferito non allontanarsi dal quartiere generale di Perugia. Anche lui centrocampista come il figlio. Gianmarco è stato tesserato in estate dal Celano (Eccellenza), ma soltanto da poco meno di un mese è riuscito a scendere in campo. Appena quattro presenze e due gol: uno domenica scorsa (nel 4-0 al Pontevomano) e uno mercoledì su rigore a Lanciano per il momentaneo 1-1. È un centrocampista capace di abbinare qualità tecniche a quantità agonistica. Corre a perdifiato, un maratoneta. Ovviamente, molto legato (anche) allo zio Fabrizio, oggi 56enne, uno che ha vestito, tra l’altro, le maglie della Juventus e della Nazionale e che nel 1996 ha messo in bacheca una Champions League.

A distanza e di riflesso ha vissuto l’epopea dello zio, un tempo goleador e oggi opinionista televisivo dopo una breve esperienza da allenatore anche all’Olympique Marsiglia, in Francia. Un Fabrizio Ravanelli che è partito dai campi della C2, conquistando una promozione con il Perugia di Mario Colautti in cui c’erano anche Bia, Di Livio e Giovanni Pagliari. E Penna bianca (o Silver Fox) vinse anche un titolo di cannoniere della serie C2 nella stagione 1987-88. A quei tempi erano diverse le squadre abruzzesi in C2, affrontate dallo stesso Ravanelli, compreso il Celano nel quale oggi gioca il nipote, Gianmarco Ravanelli.

Alla fine degli anni Ottanta, era il Celano del presidente Ferdinando Barigazzi con Francesco Andreetti in panchina. Gianmarco Ravanelli oggi si dibatte tra i dilettanti e coniuga il calcio allo studio di Scienze Motorie. Ha vinto il campionato di serie D con la Pianese all’inizio della carriera. Poi, il passaggio alla Vastese, sempre in D. Una stagione terminata in anticipo, nell’inverno del 2020, per via del Covid. Poi, qualche mese all’Aquila. E una breve esperienza nel Giulianova dell’allora patron Bartolini. Poi, la Virtus Cupello in Eccellenza. E il ritorno in Umbria nell’Angelana.

Fino all’estate scorsa quando ha accettato l’offerta del Celano senza, però, riuscire a effettuare la preparazione precampionato per problemi di salute. Ora sta bene, e si vede verrebbe da dire! Per i gol realizzati e per il rendimento che assicura alla squadra di Fabio Iodice che naviga in classifica a ridosso della zona play off. E il tecnico - cognome a parte - si attende molto dal centrocampista perugino sul quale ripone fiducia per poter scalare ulteriori posizioni in graduatoria. A partire da domani, quando il Celano affronterà la Santegidiese, una delle formazioni più in forma del campionato.

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