Sfondano la vetrina con l’auto Svaligiato negozio in centro 

Preso di mira Pescara Vintage: rubati capi e accessori griffati di seconda mano La titolare: «Hanno abbattuto la porta in retromarcia». Telecamere decisive 

PESCARA. L’allarme che suona nel cuore della notte nel negozio, la corsa da casa fino a via Milano 77 e la scoperta della vetrina in frantumi, buttata giù dai ladri. Si è consumata in pochi minuti la spaccata ai danni di Pescara Vintage, il negozio in pieno centro che l’altra notte ha subito un furto da circa ventimila euro, oltre ai danni, consistenti, per un bilancio complessivo che si aggira sui trentamila euro. I ladri, come racconta Antonella Maria Polizzi dal negozio che si occupa di capi e accessori griffati e di collezionismo di seconda mano, sono entrati in azione dieci minuti prima delle 2. Hanno rubato due auto nella zona, pare proprio in via Milano, e ne hanno usata una - cioè una Fiat 500L - per sfondare le vetrina di Pescara Vintage, dove c'è anche la porta di ingresso del negozio. Un colpo netto, violento, in retromarcia, che ha buttato giù il vetro antisfondamento, danneggiando anche l’infisso della porta. Una volta dentro, i due ladri - tanti se ne vedono dalle immagini riprese dalle telecamere - hanno fatto man bassa di borse e accessori per poi dileguarsi. Solo per un tratto si sono spostati con la Fiat 500L. Poi sono saliti su una seconda auto, anche quella rubata - e si sono allontanati del centro. Tutto in modo rapidissimo, perché carabinieri e polizia sono arrivati in un battibaleno, come spiega proprio Polizzi, che ha lanciato l'allarme. La commerciante era a casa, quando è stata svegliata dall’allarme, collegato al cellulare. «Ho guardato le telecamere e ho visto la vetrina sfondata per cui mi sono precipitata qui in negozio e mi sono accorta che erano entrati i ladri. Si sono organizzati molto bene», aggiunge la commerciante che ha ricostruito l'accaduto grazie alle otto telecamere che vigilano su Pescara Vintage (sette interne e una esterna). «Hanno fatto manovra per sfondare la vetrina a marcia indietro, dopo aver spostato uno dei vasi» che dovrebbe impedire l'ingresso ai veicoli in via Milano, dove comincia la Zona a traffico limitato. «Andavano a tutta velocità, la macchina si muoveva in direzione obliqua quando si è scaraventata contro la vetrina»". Nessuno si è accorto di niente, nel vicinato, neppure dell’allarme che suonava (ma non era collegato alle forze dell’ordine).
Dopo aver superato lo choc del furto, Polizzi ha dovuto occuparsi dell'inventario e una prima stima della merce sparita è pari a «15-20mila euro», a cui si aggiungono i danni alla vetrina, per un importo di "8-10mila euro", coperti da assicurazione. Ai carabinieri della compagnia di Pescara (coordinati dal capitano Antonio Di Mauro) il compito di ricostruire nei dettagli le mosse dei ladri e di risalire alla loro identità, anche attraverso le immagini di questa e di altre attività della zona. Proprio dei carabinieri e della polizia Polizzi ci tiene a dire che «sono stati bravi, perché sono stati tempestivi, sono arrivati in due minuti e mezzo». La prossima mossa, oltre a sistemare la vetrina, sarà «il collegamento del sistema di allarme alle forze dell'ordine e alla vigilanza».
Da capire, tra l'altro, da quante persone fosse composta la banda e se è vero che qualcuno ha agito come palo, posizionando una o più auto di traverso, in strada, per evitare che le forze dell’ordine piombassero nel negozio durante il colpo. Su Facebook tanta solidarietà per la commerciante, molto conosciuta e apprezzata. La sua risposta a clienti e amici: «Non preoccupatevi, sistemerò tutto e tornerò operativa al più presto». (f.bu.)
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