Siap Pescara: “Petizione su un fondo nazionale per il personale dei comparti sicurezza e difesa”

L’obiettivo dell’iniziativa del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia è di garantire riconoscimento economico e previdenziale stabile agli operatori
PESCARA. Il Siap ha avviato una petizione per sostenere l’istituzione di un fondo nazionale dedicato alla specificità del personale dei comparti Sicurezza e Difesa, da inserire nella prossima Legge di Bilancio 2025. L’iniziativa si inserisce in un progetto nazionale promosso dal Siap insieme all’Anfp e fortemente sostenuto dal segretario generale nazionale Giuseppe Tiani. L'iniziativa, spiega il segretario provinciale di Pescara, Carlo Ferri, va a rimarcare il concetto che la sicurezza non è un costo, ma un investimento e chi ogni giorno la garantisce merita un giusto riconoscimento economico e previdenziale per il rischi che affronta.
La proposta, presentata ai gruppi parlamentari, al ministro dell’interno, al sottosegretario Molteni e al capo della polizia, mira a garantire un riconoscimento economico e previdenziale stabile al personale dei comparti sicurezza e difesa; una gestione trasparente delle risorse della legge di bilancio dedicate a sicurezza e difesa; un rafforzamento della sicurezza del territorio attraverso una valorizzazione concreta degli operatori.
La raccolta firme, coordinata a Pescara dal segretario provinciale Siap, è aperta a tutti gli operatori del comparto (indipendentemente dall’appartenenza sindacale) e ai cittadini. L’obiettivo è coinvolgere anche tutta la provincia per sostenere una proposta che il Siap definisce “un atto di responsabilità dello Stato verso chi garantisce la sicurezza dei cittadini, spesso fino al sacrificio della vita”.
Le risorse richieste saranno destinate alle voci retributive accessorie legate alla specificità professionale e ai rischi del personale, senza introdurre privilegi, ma garantendo equità e coerenza con gli impegni assunti dall’Italia a livello europeo. “Il supporto, attraverso la firma, è un gesto concreto di responsabilità collettiva – conclude Ferri – Non chiediamo privilegi, ma riconoscimento per chi ogni giorno difende la sicurezza del Paese”. Per firmare è sufficiente cliccare QUI.
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