Sindacalista trasferita, spunta un'altra denuncia

8 Agosto 2010

È polemica all'ospedale, Di Nisio: «Illegittimo l'aumento di stipendio concesso a 44 precari»

PESCARA. Aumenti di stipendio «illegittimi», concessi anche a 44 dipendenti precari della Asl di Pescara. Nicoletta Di Nisio, sindacalista della Fials trasferita dall'ospedale di Pescara al distretto sanitario di Cepagatti dopo aver chiesto «verifiche» su un presunto doppio incarico del dirigente del Personale Vero Michitelli, ha sollevato anche un altro caso prima di essere mandata via.

La segnalazione della sindacalista Nicoletta Di Nisio riguarda l'attribuzione, dal primo gennaio 2007, di una progressione economica orizzontale a 1.808 dipendenti della Asl.  Tra questi lavoratori ci sono anche 44 dipendenti precari che, secondo la Fials, non hanno i requisiti per ottenere l'aumento di stipendio di circa settanta euro al mese: si tratta di un fisioterapista, sei infermieri pediatrici, sette operatori tecnici, un muratore, un'ostetrica, due tecnici della prevenzione degli ambienti di lavoro, 12 tecnici sanitari di laboratorio biomedico, otto tecnici di radiologia. 

Secondo la Fials, per avere diritto all'aumento di stipendio serve un'anzianità di servizio di almeno due anni a tempo indeterminato.  Con una nota del 29 giugno, Di Nisio ha chiesto «chiarimenti» al direttore generale Claudio D'Amario e al direttore amministrativo Domenico Carano ipotizzando un'esclusione dei 44 dal beneficio. Michitelli, con una lettera del 19 luglio, ha risposto alle osservazioni della Fials spiegando che è possibile equiparare i lavoratori a tempo determinato e indeterminato e, quindi, ha ribadito che l'aumento di stipendio è giustificato.

Anzi, ha spiegato che 55 dipendenti sono stati esclusi per la mancanza dei requisiti.  Nonostante le rassicurazioni di Michitelli, la segnalazione della Fials è stata rilanciata il 30 luglio dal collegio sindacale, presieduto da Fausto Di Nisio: «Considerato anche l'elevato numero di lavoratori a cui potrebbe essere stato riconosciuto un beneficio economico, eventualmente non spettante, con nocumento economico dell'azienda, si chiede alla direzione generale di formulare con cortese sollecitudine espressa e chiara richiesta di parere sulla questione all'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) mantenendo tempestivamente e costantemente informato il collegio».

Nella nota, «il collegio ritiene non condivisibili i chiarimenti» di Michitelli.  Lo stesso 30 luglio, giorno della presa di posizione del collegio sindacale, è arrivato il trasferimento della sindacalista scomoda: a firmare la disposizione è stato lo stesso Michitelli, il dirigente al Personale finito nel mirino della Fials prima per una presunta incompatibilità e poi per l'attribuzione delle progressioni orizzontali.  Il trasferimento della sindacalista, firmato il 30 luglio e valido dallo scorso 2 agosto, non ha provocato la reazione delle altre sigle. (p.l.)

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