lo scontro

Sindacati: la Gtm taglia le corse

«Bus fermi perché mancano ricambi». Russo: polemica strumentale

PESCARA. Gtm e sindacati sono di nuovo ai ferri corti. Ieri, le organizzazioni di categoria hanno denunciato la modifica di alcune linee per la mancanza di autobus. «Al momento ci sono almeno 10 macchine corte fuori uso dal mese di settembre», spiega un sindacalista che preferisce rimanere anonimo, «mancano ricambi per una scelta aziendale alquanto assurda di applicare il metodo Toyota che consiste nel fare a meno delle scorte di magazzino e utilizzare i ricambi strettamente necessari». «Così», prosegue il sindacalista, «l’azienda per mancanza di macchine corte sta utilizzando, in alternativa, gli autobus lunghi su alcune corse, procedendo ad un obbligatorio cambio di percorso con soppressione di alcune fermate e con comprensibile disagio per l’utenza. In sostanza, se capita l’autobus corto si fa un tragitto, con quello lungo se ne fa un altro, con effetto a sorpresa per i passeggeri».

Questo problema è stato segnalato, in particolare, per tre linee. La 11 salterebbe le fermate su via Stradonetto. La linea 7, quella che collega San Silvestro, stazionerebbe in via Polacchi e salterebbe il servizio a San Silvestro. La linea 4 barrato, invece, avrebbe ridotto le corse per studenti. «Molti diretti ai Colli sono rimasti a piedi», rivela il sindacalista, «e hanno chiesto l’intervento dei carabinieri».

Il presidente della Gtm Michele Russo sostiene di non essere al corrente della vicenda. «Non conosco la questione, perché non me ne occupo», afferma, «comunque, può capitare di utilizzare alcuni autobus, perché altri sono in riparazione». Ma il presidente è convinto che dietro questa denuncia dei sindacati ci sia solo l’intenzione di colpire la sua azienda. «I sindacati stanno facendo azioni contro la Gtm, perché pensano che io sia contrario al progetto di fusione delle aziende di trasporto pubblico abruzzesi», osserva Russo, «non è affatto così, io sono a favore di quel progetto, ma invito a fare le cose con attenzione per evitare i disastri registrati in altre regioni». «Nessuno dice però», conclude, «che questa azienda è sana, ha un bilancio in attivo e sta rinnovando la flotta dei bus per consumare meno e migliorare i servizi».(a.ben.)

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