Siringhe ed escrementi nel palazzo da abbattere

Blitz della polizia municipale nell’edificio pericolante di viale D’Annunzio In mezzo alle scale resti di cibo, materassi, bottiglie e lettini gonfiabili

PESCARA. Porte divelte, siringhe, escrementi nell'androne e in mezzo alle scale, ma anche resti di cibo, materassi, lettini gonfiabili bottiglie e lattine. Questo lo scenario che hanno trovato le tre pattuglie della polizia municipale, coordinate dal maggiore Costantini, intervenute ieri pomeriggio nel palazzo pericolante di viale D'Annunzio ai numeri civici 259-261.

L'edificio, sgomberato quasi due anni fa e sul quale c'è un ordinanza sindacale per la demolizione dello scorso ottobre 2013, secondo i residenti della zona era, da qualche tempo, occupato abusivamente e in effetti la segnalazione era giusta. Diversi gli indizi nelle settimane scorse: la vetrata di uno dei portoni è stata spaccata, le transenne davanti ai due ingressi sono state rimosse, ma anche l'intervento sul posto di due ambulanze per soccorrere persone nel palazzo e quello dei carabinieri qualche notte fa per bloccare qualcuno che stava portando via materiale dall'edificio.

«La polizia municipale», spiega l'assessore competente Adelchi Sulpizio, «ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e ha effettuato un sopralluogo nel corso del quale non ha rinvenuto alcuna persona all'interno dello stabile, ma sono stati trovati elementi che indicano come il luogo sia utilizzato da persone senza fissa dimora. Hanno occupato alcuni appartamenti e adesso dovranno essere prese delle iniziative. La prima è di dare la notizia di reato alla procura della Repubblica per il mancato rispetto dell'ordinanza di sgombero, poi si cercherà di capire chi siano queste persone. Sia l'ordinanza di sgombero sia quella di demolizione, una volta emesse vanno rispettate». In effetti all'interno del condominio quasi tutte le porte e le finestre non blindate sono state divelte, alcune di queste non si riesce nemmeno a chiuderle. Segni evidenti di come quel palazzo pericolante sia diventato luogo di ricovero notturno di diversi senzatetto. Resta inoltre l'interrogativo sul mancato abbattimento di un edificio che solo un anno fa veniva considerato a rischio crolli e dunque da demolire.

«La validità dell'ordinanza di demolizione resta», afferma l'assessore all'Edilizia privata Sandra Santavenere, «è stata fatta una procedura che ha rilevato la pericolosità. Per questo motivo non si potrà tornare indietro da quell'ordinanza. Come Comune vigileremo per capire i termini di esecuzione della demolizione, ma non potremmo permettere danni a eventuali persone presenti all'interno e allo stesso tempo non possiamo far altro che affidarci alla legge. Apriremo anche un tavolo con i condomini per trovare una soluzione, la polizia municipale si è mossa proprio per arrivare alla conclusione della procedura».

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