«Solo qui la macchinina trasmette il Tg»

In 2mila in balìa delle onde magnetiche: musica dai citofoni, pacemaker in tilt

PESCARA. Sul terrazzo di casa l’automobilina telecomandata di Kevin trasmette la radio. Non è un magico giochino alla “Harry Potter” ma una scena di vita quotidiana: benvenuti a San Silvestro. Il quartiere delle antenne. Qui nessuno si meraviglia più se alzando il citofono si ascolta una canzone, se parlando al telefono ci si ritrova a fare conversazione in tre o quattro, se la segreteria telefonica trasmette la radio, se dalle casse del computer escono strani suoni, se in tv le immagini scorrono senz’audio. O, peggio, se qualche ospite è costretto a scappare perchè il suo pacemaker finisce in balìa delle onde magnetiche. E’ l’ordinaria follia con cui oltre duemila persone convivono da vent’anni. Abbiamo fatto un giro per le loro case.

Quando Kevin piangeva. Strada provinciale San Silvestro 101: oggi Kevin è cresciuto e non fa più caso alle bizzarrie che la sua macchinina della Polizia trasmette quando scorrazza sul balcone di casa De Mico. «Ma quanti pianti in passato per la paura», racconta la mamma. Sul terrazzo dell’attico una vista mozzafiato: aperta sul mare da un lato, su una foresta di ripetitori dall’altro. Con la beffa di un traliccio in disuso eppure mai abbattuto. «Gli impianti sono collocati proprio sulla nostra testa, noi ci dormiamo sotto e la notte il loro rumore ci impedisce persino di riposare», racconta il signor Domenico. Fino a un paio di mesi fa sul terrazzo delle meraviglie c’era anche una centralina dell’Arta, poi rimossa perchè non funzionante. I rilievi non servono più: il monitoraggio effettuato dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente lo scorso 21 aprile ha confermato che nel quartiere le onde elettromagnetiche hanno valori ormai costanti negli anni, compresi tra 7,40 e 24,60 volt per metro. Il quadruplo della soglia di sicurezza fissata a 6.

Dentro casa, per evitare altre stranezze, la famiglia De Mico si è dovuta dotare di un nuovo citofono - il vecchio trasmetteva frequenze radiofoniche - e di una nuova videocamera visto che i campi elettromagnetici interferivano con le riprese. Pazienza invece per la tv: i canali Mediaset vanno e vengono, guardare un tg regionale su Rai 3 è un lusso. Radio Parsifal da Rete4. Strada provinciale San Silvestro 102: per la famiglia D’Andrea, l’ultimo acquisto di casa, una moderna tv a schermo piatto, si è rivelato un grattacapo. Impossibile cercare di sintonizzare l’apparecchio: Rete 4 trasmette Radio Parsifal, il cui ripetitore si trova proprio dietro casa. «Siamo abituati a vedere i film con colonne sonore diverse da quelle originali», ironizza Lorenzo, 20 anni, studente di Economia e Commercio. E’ il membro più giovane del «Comitato lotta alle antenne». Lui, del resto, con i miracoli del magnetismo ci è cresciuto: il karaoke con cui giocava con la sorella ha sempre e soltanto trasmesso la radio. Casa D’Andrea è monopolizzata da Radio Parsifal: inutile provare a cambiare stazione, lo stereo non trasmette altro. Ma non è tutto: «Il nonno non può più venire a trovarci», racconta Lorenzo, «perché le onde magnetiche interferiscono pericolosamente con il suo pacemaker, che puntualmente va in tilt». L’ultima beffa: tra tanti ripetitori - circa 200 di emittenti radiofoniche e 30 di quelle televisive - i cellulari qui non funzionano. Ascolti le altre telefonate.

Via Lago di Provvidenza: al civico 6 per la famiglia Di Pasquale è normale routine ascoltare conversazioni altrui alzando la cornetta del telefono. Va meglio, invece, sugli altri fronti. Ma non per questo il signor Mario, uno dei fondatori del comitato spontaneo di residenti, attivo dal 1996, ha sotterrato l’ascia di guerra: «Abbiamo già raccolto oltre 150 deleghe per presentare denuncia alla Procura della Repubblica», spiega. Ma ora c’è l’avvocato. Le famiglie, esasperate, si sono autotassate: 50 euro ciascuna per pagare l’avvocato Roberto D’Ettore al quale si sono affidate nella speranza di vedere applicata una legge, già esistente, sulla delocalizzazione degli impianti. «Lo scorso 29 giugno i gruppi di An e Forza Italia in Comune hanno chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario sul tema», continua il signor Di Pasquale, «ma ad oggi, con il termine di 10 giorni in scadenza, nessuno ci ha informato di nulla.

I dati dell’Arta sono stati inviati al sindaco Luciano D’Alfonso il 2 maggio scorso e neanche lui, che per primo dovrebbe avere l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini, si è mosso». Tutt’intorno il panorama non cambia: enormi tralicci fanno da sfondo agli oleandri delle abitazioni di via Colle Renazzo, sovrastano una casa in ristrutturazione che difficilmente potrà essere vivibile. Ricordano tutti i giorni a chi ci abita sotto, il pericolo che un fulmine gli finisca in casa perché attratto dalle antenne. E c’è già chi si è visto distrutto l’impianto elettrico e se l’è rifatto a sue spese. In strada Valle della Chiesa i ripetitori sono spuntati persino accanto alla chiesetta di San Silvestrino, punto di ritrovo degli scout. Miracoli della tecnologia.