Farmaci dopanti per "palestrati" e coltelli sequestrati dai carabinieri del Nas a un giovane del Pescarese

L'INDAGINE

Sostanze dopanti e coltelli, sequestro dei Nas nel Pescarese

C'è anche un giovane abruzzese tra le oltre 50 persone indagate nell'ambito di una maxi inchiesta coordinata dalla procura di Enna

PESCARA. Somministrazione di farmaci per migliorare le prestazioni agonistiche degli atleti. C’è anche un giovane del Pescarese tra le oltre 50 persone coinvolte nell’inchiesta della procura di Enna, che ha coordinato una vasta operazione contro il traffico internazionale di sostanze dopanti affidata ai militari del reparto operativo del comando carabinieri per la tutela della salute di Roma. Alle prime luci dell’alba, sono stati eseguite dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere di persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati che riguardano l’utilizzo e la somministrazione di farmaci proibiti e di altre sostanze. Tra le persone sottoposte a perquisizione anche il giovane abruzzese. I carabinieri del Nas di Pescara, che hanno curato l’attività di polizia giudiziaria eseguita nei suoi confronti, nel domicilio sito nella provincia di Pescara hanno trovato e sequestrato una ventina di confezioni di farmaci il cui impiego è considerato doping. Si tratta di specialità medicinali di fabbricazione sia nazionale che estera. Per le prime, verrà verificata la presenza, o meno, della prescrizione medica, conditio sine qua non per l’acquisto in farmacia. Per i farmaci di importazione andranno approfondite le modalità e i canali di introduzione in Italia. Parliamo qui di sostanze farmacologicamente attive quali testosterone, ossimetolone, clomifene, mesterolone e gonadotropina corionica, tutte ricercatissime nel mondo dei “palestrati” per gli effetti anabolizzanti. Nel corso della perquisizione i Nas hanno anche rinvenuto un set di coltelli, tipo rambo, con punta acuminata e lama affilata, per la cui detenzione è obbligatoria la denuncia all’autorità di pubblica sicurezza. Nei confronti del detentore, oltre che il sequestro, è anche scattata la denuncia alla magistratura di Pescara per detenzione abusiva di armi.

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