Spara tra i palazzi per punire il rivale, arrestato un ventenne

20 Settembre 2025

Ha esploso 4 colpi di pistola sotto il balcone dell’ex della sua ragazza, poi la fuga in macchina: inseguito e bloccato dalla polizia a Colle Renazzo

PESCARA. «Ti uccido, ti sparo». Poi quattro colpi a fuoco diretti al terzo piano del palazzo in via Cetteo Ciglia e la fuga a tutta velocità a bordo di una Audi RS3 di colore giallo. Ci sarebbe una vendetta sentimentale alla base della sparatoria che ieri, intorno alle 13.30, ha rotto la quiete del quartiere a due passi da Rancitelli. A terra, sotto il palazzo dove abita l’ex fidanzato della sua attuale compagna, restano quattro proiettili e un coltello con il manico nero ritrovato sul ciglio della strada. Meno di due ore dopo, l’auto gialla guidata da Dante Morelli, 20 anni di Pescara e già con diversi precedenti penali alle spalle, dopo un breve inseguimento è stata ritrovata abbandonata in via Colle Renazzo, nella zona del Belvedere di San Silvestro. Il 20enne, che era in auto con una ragazza, si è dato alla fuga a piedi, tra la vegetazione e poco dopo bloccato. Il giovane, ora in arresto, dovrà rispondere di detenzione abusiva di armi e sostanze stupefacenti.

A peggiorare la sua situazione, infatti, c’è il ritrovamento nell’auto di una dose di cocaina. Una donna. Sarebbe questo il movente che ha fatto scattare l’ira tra i due uomini che ieri, prima di generare il caos, avrebbero avuto più di un diverbio verbale. Ma gli animi si sono riscaldati a tal punto che il 20enne, a bordo della sua auto gialla insieme a una ragazza, intorno alle 13.30 si è fiondato sotto il palazzo dove vive l’ex, all’incrocio di via Cetteo Ciglia, iniziando a urlare: «Ti ammazzo, ti uccido». Tra i bar e le attività aperte, le grida hanno subito attirato l’attenzione di residenti e lavoratori in pausa pranzo.

Una scena che nel giro di pochi istanti ha preso tutt’altra piega: il 20enne ha impugnato una pistola e ha sparato quattro colpi a ripetizione verso l’alto, diretti verso il balcone al terzo piano. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito e i proiettili sono caduti a terra. Ma è stata una tragedia sfiorata perché a quell’ora in strada c’erano decine di passanti, con i ragazzini appena usciti dalle scuole che passeggiavano sul marciapiede, i lavoratori in pausa al bar e i condomini affacciati ai balconi per rubare gli ultimi raggi di sole.

C’è chi è rimasto pietrificato e chi ha immediatamente tentato la fuga: decine di passanti hanno assistito a quella scena «da far west», racconteranno pochi minuti più tardi ai poliziotti. «È stato un incubo». Mentre l’auto gialla è fuggita a tutta velocità in direzione della Tiburtina, i primi ad arrivare sono stati i residenti, scesi in strada con i telefoni in mano per chiamare le forze dell’ordine. Sul posto sono poi arrivati gli agenti della squadra Volante che hanno raccolto le prime testimonianze e durante i rilievi, effettuati dalla polizia scientifica, gli investigatori hanno ritrovato un coltello che potrebbe essere stato lanciato dall’auto dal 20enne. Ma al momento si resta nel campo delle ipotesi. Gli agenti, coordinati sul posto dai dirigenti Pierpaolo Varrasso e Gianluca Di Frischia, sono poi saliti al terzo piano e ascoltato la testimonianza dell’ex fidanzato.

Mentre in via Ciglia gli investigatori raccoglievano le prove, i poliziotti, dopo aver ricevuto la segnalazione dell’auto in via Rio Sparto, erano già arrivati nella zona del Belvedere di San Silvestro, trovando l’auto vuota. A poca distanza, il giovane con la ragazza cercava di fuggire a piedi, tra la vegetazione. Il 20enne è stato bloccato e arrestato e la donna identificata. Nel parco, tra l’erba alta, gli agenti hanno poi ritrovato la pistola. Immediata la perquisizione della macchina: a bordo sono stati trovati anche una dose di cocaina e un bilancino. L’auto è ora sotto sequestro. Il giovane è stato poi portato in Questura e ascoltato dagli investigatori: dopo gli accertamenti, la sua posizione è apparsa chiara ed è scattato l’arresto.

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