Il ricordo di Galeone? Partiamo con un murales

In attesa dell’intitolazione di un luogo pubblico (secondo la legge, salvo deroghe, sono necessari 10 anni dalla morte) servirebbe un’opera con l’immagine del Profeta
PESCARA. Su una necessità sono tutti d’accordo: Giovanni Galeone merita di essere ricordato in maniera tangibile. Come? L’interrogativo merita una riflessione serie e ponderata. Lo stadio Adriatico è già intitolato a Giovanni Cornacchia che, tra l’altro, del Profeta è stato uno dei principali collaboratori all’inizio dell’avventura biancazzurra. Questo basta e avanza per passare a un’altra soluzione. La legge indica un termine di dieci anni dalla morte per intitolare un luogo pubblico a un personaggio. Salvo deroghe che possono essere accordate per particolari benemerenze a carattere nazionale. A Napoli hanno intitolato il San Paolo a Diego Armando Maradona, proprio grazie alla deroga. E le prodezze di Dieguito sono state internazionali oltre che nazionali. Nel caso di Giovanni Galeone il sentimento è più pescarese o abruzzese, non nazionale o internazionale come Maradona.
Ma questo non significa che debbano trascorrere dieci anni. Ci sono altri posti – anche più belli e frequentati da tutti in città - che possono portare il nome dell’uomo che ha simboleggiato Pescara e amato anche da resto dell’Abruzzo. Serve una seria riflessione una scelta ponderata per dedicare al Profeta il ricordo che merita. Ci sono gli organi competenti, e faranno quanto necessario. Intanto, però, senza attendere mesi o anni qualcosa si può fare. Magari un murales con l’immagine del Gale che possa trasformarsi in un luogo di culto laico come è avvenuto a Napoli per Maradona.
Anche in questo caso deve essere il Comune a scegliere il luogo e a chi affidare l’opera. Un’immagine che possa simboleggiare Pescara e il suo Profeta. Più che un allenatore. Poi, magari, il Pescara calcio e il Comune potranno la prossima estate organizzare la “Coppa Giovanni Galeone”, un memorial calcistico che riempirà lo stadio. Magari con tanti suoi allievi. Inutile perdere tempo in battaglie sgradevoli e inopportune. Ci sono le possibilità per onorare il ricordo senza sfidare le leggi e creare contrapposizioni sull’onda emotiva del dolore per la scomparsa di una persona apprezzata.
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