Correre e vincere: il Pescara prepara la grande impresa

foto di Giampiero Lattanzio
Il presidente Daniele Sebastiani aspetta un risultato positivo: in caso contrario è pronto a prendere provvedimenti
PESCARA. Vigilia di Pescara-Monza, in programma domani (ore 17,15) allo stadio Adriatico-Cornacchia, ad alta tensione. Non solo perché i biancazzurri hanno bisogno di muovere la classifica dopo il 5-0 subito sabato al Barbera di Palermo; non solo perché hanno conquistato tre punti nelle ultime cinque gare e non vincono dal 20 settembre scorso (4-0 all’Empoli). E nemmeno perché di fronte ci sarà un Monza secondo in classifica a un punto dal Modena reduce da cinque vittorie di fila. No, è una sfida ad alta tensione per quanto elencato e perché le parole del presidente del Pescara Daniele Sebastiani - sabato sera e lunedì mattina - hanno lasciato il segno. La squadra non corre, secondo la sua opinione. E lui farà di tutto per non retrocedere in C, a costo di adottare qualsiasi decisione.
È stata, quindi, una settimana particolare per Vincenzo Vivarini e la squadra. Sebastiani è convinto che l’organico valga molto di più. Quindi se domani il Pescara non farà una grande prestazione, intensa e infarcita di punti sarà facile immaginarsi l’adozione di qualche provvedimento. Magari a carico del preparatore atletico Antonio Del Fosco (esperienza di oltre 15 anni alle spalle e vincitore del Cronometro di Bronzo ai tempi del Catanzaro) oppure di tutto lo staff tecnico a cominciare da Vincenzo Vivarini. Che, rispetto alla trasferta di Palermo, non recupererà nessuno. Però, quella squadra arrivata al Barbera spompata dai tre impegni in una settimana ha avuto possibilità di rifiatare e di recuperare le forze. E magari domani non scoppierà dopo un tempo. Ma senza un risultato positivo non ci si dovrà meravigliare di un dopo partita con qualche sorpresa.
Le scelte. Gli uomini sono quelli, impossibile attendersi grossi cambiamenti. Vincenzo Vivarini è un ex: a Monza, infatti, da calciatore, ha conquistato la Coppa Italia di serie C. Era la stagione 1990/91. Oggi si ritrova di fronte una corazzata della serie B: la squadra con il monte ingaggi più alto (circa 30 milioni) contro quella con gli emolumenti più bassi (poco più di sei milioni). Vivarini, a centrocampo, è indeciso tra il ritorno dal primo minuto di Squizzato e la conferma dell’olandese Brandes. Davanti, a supporto di Di Nardo, Caligara appare favorito su Meazzi che sembra recuperato. Per il resto stessi interpreti della gara di Palermo. Nel cuore della difesa Capellini, Brosco e Corbo con possibile sorpresa di Giannini in luogo di Corbo. Se gioca Oliveri, sulla fascia sinistra Letizia sarà preferito a Corazza. Questa mattina rifinitura a porte chiuse.
I brianzoli. Il Monza sarà privo di Izzo fermato dal giudice e dell’attaccante uruguaiano Alvarez causa infortunio. In difesa l’ex Filippo Delli Carri (figlio dell’ex ds Daniele) centrale di destra con Ravanelli e Carboni a completare il reparto. In attacco, nel 3-4-2-1 di partenza, scontata la conferma di Colpani e Keita Balde. Dani Mota, invece, si è fermato durante la rifinitura. In compenso, torna Petagna che nelle ultime ore di calciomercato è stato accostato al Pescara.
La vigilia di Paolo Bianco. Il tecnico dei brianzoli Paolo Binaco ci va con i piedi di piombo. «Non possiamo permetterci di approcciare male la sfida, perchè la serie B non perdona. Certo sono in difficoltà», ha detto l’allenatore del Monza riferito ai biancazzurri, «ma in casa hanno perso solo una partita, ad agosto, e hanno segnato gli stessi nostri gol (15, ndr). Inoltre hanno più volte recuperato le gare dopo essere stati in svantaggio. Insomma, non possiamo commettere l’errore di pensare ad una partita facile». E poi: «In settimana non ho detto nulla di particolare alla squadra, ma ho dato ai giocatori qualcosa in più. Abbiamo un patto dalla vittoria di Frosinone: hanno una scaletta con i punti da conquistare e in base ai risultati hanno più o meno giorni liberi. Devo dire che mi stanno “fregando” sotto questo aspetto, sono quasi al massimo di quelli che avevo concesso».
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