Spiagge d'Abruzzo, ecco le pagelle 2012 Qual è la più bella, partecipa al sondaggio

Legambiente e Fee promuovono il nostro mare con riserva: bene i servizi sulla costa, ma preoccupano i dati sull’inquinamento del mare in particolare alle foci dei fiumi. La parola passa ai lettori

PESCARA. Mare abruzzese promosso con riserva. Ai buoni risultati ottenuti dai 126 chilometri di costa in termini di gestione sostenibile, di integrazione tra arte, tradizioni ed enogastronomia e di forme di accoglienza, si contrappongono le analisi delle acque che, in media, fanno registrare un'area inquinata ogni 11,4 chilometri.

BANDIERE E VELE. Nel 2012 la Fundation for Environmental Education (Fee) ha assegnato alle coste dell'Abruzzo 13 Bandiere blu, confermando i risultati dell'anno precedente. Ad eccezione del Pescarese, i riconoscimenti internazionali riguardano le coste teramana e chietina, da Vasto a San Vito, da Silvi Marina ad Alba Adriatica, passando per Ortona e Giulianova.

A confermare come la strada percorsa dall'Abruzzo in termini di turismo marino non sia sbagliata, ci sono anche le 27 Vele (cinque in meno rispetto al 2011) ottenute da dieci località del Chietino e del Teramano nell'ambito della Guida blu 2012, che pone in vetta alla classifica Rocca San Giovanni con quattro vele su cinque.

Vele e Bandiere, però, si scontrano con i livelli di inquinamento dell'acqua. Secondo il monitoraggio scientifico condotto da Goletta Verde di Legambiente, su 13 campioni prelevati soltanto due rispettano i limiti, mentre undici sono risultati inquinati e ben nove di essi fortemente inquinati.

EMERGENZA FOCI. I problemi principali riguardano le foci dei fiumi - in Abruzzo sono otto quelle inquinate -, tanto che Legambiente parla, a livello nazionale, di "emergenza foci". In ogni caso, i valori presi in considerazione, che si riferiscono a quelli limite previsti dalla normativa nazionale sulle acque di balneazione, tutelano i bagnanti, ma poco dicono sullo stato di salute del mare in termini ecologici. Le analisi, infatti, prendono in considerazione i livelli di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, ovvero gli indicatori più specifici di contaminazione fecale, che possono rappresentare un rischio dal punto di vista sanitario. Dati sulla balneabilità delle coste abruzzesi sono a disposizione dei cittadini anche sul sito web dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), che effettua un monitoraggio costante. Dalle analisi, ad esempio, emerge che ad essere spesso inquinati, fra gli altri, vi sono il tratto di mare antistante il fiume Pescara nel capoluogo adriatico, le aree nei pressi di Fosso della Paurosa e Fosso Lebba a Vasto, il tratto antistante il fiume Sangro a Torino di Sangro, la zona antistante Fosso San Lorenzo a Francavilla , l'area nei pressi della foce del Feltrino a San Vito, quella antistante la foce del Vibrata a Martinsicuro e quelle nei pressi delle foci del fosso Peticcio ad Ortona e del Vomano a Pineto.

Proprio il direttore tecnico dell'Agenzia, Giovanni Damiani, ha spiegato al Centro che «il mare abruzzese, ad eccezione delle zone ricadenti nei pressi delle foci dei fiumi, è in buone condizioni dal punto di vista della balneazione, ma non è semplice dire se stia ecologicamente bene, perché la normativa non consente di valutarlo».

NON SOLO MARE. I riconoscimenti ottenuti dall'Abruzzo, però, non riguardano soltanto il mare. Ad essere premiato, con la Bandiera blu e tre Vele della Guida blu, c'è anche il Comune di Scanno, in cui si trova il lago naturale più grande della regione. Nonostante Pescara sia rimasta senza riconoscimenti dal punto di vista della balneazione, il capoluogo adriatico può vantare l'unica Bandiera blu assegnata agli approdi abruzzesi. Il Porto turistico "Marina di Pescara" è stato premiato per la qualità dei servizi offerti. E nel valutare il mare abruzzese non si possono non tenere in considerazione la spiaggia per cani di Giulianova e, soprattutto, le due spiagge di Montesilvano interamente dedicate ai disabili, uniche, nel loro genere, in tutto il Centro-Sud Italia.

Lorenzo Dolce

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