Spoltore, moto investita da auto pirata

I due ragazzi in sella alla moto dopo l'urto sono stati scaraventati a una distanza di oltre sessanta di metri. Identificato il proprietario

SPOLTORE. Alla guida di una potente auto ha tamponato violentemente una Honda 250 con due ragazzi in sella che dopo quell'urto sono stati scaraventati a una distanza di oltre sessanta di metri. L'automobilista non solo non li ha soccorsi, ma è scappato facendo perdere le sue tracce.

È successo ieri pomeriggio intorno alle 18 in via Barco, territorio di Spoltore, proprio al confine con Pescara (zona Vemac). Gravissime, inizialmente, sono sembrate le condizioni della ragazza che viaggiava dietro la moto: C.I., residente a Spoltore è entrata al pronto soccorso di Pescara, trasporata dal 118, in codice rosso, ma dopo tutti gli accertamenti ha avuto una prognosi di 40 giorni ed è stata dichiarata fuori pericolo.

Meno grave il conducente della moto, V.A. pescarese di 32 anni, mentre adesso è seriamente a rischio la posizione dell'automobilista, fuggito in direzione di Cappelle, ma visto in faccia da uno dei feriti nel momento in cui, dopo l'impatto, l'automobilista è tornato indietro di alcuni metri prima di premere definitivamente l'acceleratore.

Dettagli che, insieme ad altri particolari, hanno consentito ai vigili urbani di Spoltore coordinati dal comandante Panfilo D'Orazio di risalire al nome del presunto proprietario dell'auto mentre, in concomitanza, venivano allertati carabinieri e questure in previsione di un'eventuale denuncia di furto dell'auto da parte dell'automobilista pronto così a tutelarsi da ogni accusa.

In ogni caso, dopo più di due ore di ricerche e accertamenti i vigili urbani hanno individuato la residenza del proprietario della macchina il quale, essendo di Pescara, è stato rintracciato in tarda serata dai carabinieri del Radiomobile.

Ma le indagini sono solo all'inizio: adesso, infatti, si tratta di capire se era effettivamente lui, il proprietario dell'auto alla guida dell'auto pirata, ma per questo gli investigatori confidano anche nella memoria del motociclista che ha dichiarato di averlo visto in faccia. L'uomo deve rispondere di omissione di soccorso. (s.d.l.)

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