Strada fantasma a Penne, chiesto il processo per D'Alfonso e Toto

Il pm Gennaro Varone ha chiesto il rinvio a giudizio di Luciano D'Alfonso, quando era presidente della Provincia di Pescara, degli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto e di altre 9 persone nell'ambito dell'inchiesta sulla Mare-Monti
PESCARA. Il pm Gennaro Varone ha chiesto il rinvio a giudizio di Luciano D'Alfonso, quando era presidente della Provincia di Pescara, degli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto e di altre 9 persone nell'ambito dell'inchiesta sulla Mare-Monti, l'appalto aggiudicato per 32 miliardi di vecchie lire relativo alla strada fantasma di Penne, un cantiere finito sotto sequestro dopo appena quattro mesi di lavori che danneggiò l'area protetta della riserva naturale del lago di Penne.
Le accuse a vario titolo vanno dalla corruzione alla truffa aggravata, dal falso ideologico alla concussione alla violazione delle leggi ambientali.
Le accuse a vario titolo vanno dalla corruzione alla truffa aggravata, dal falso ideologico alla concussione alla violazione delle leggi ambientali.