Superbonus, ecco la legge che può sbloccare i cantieri

Oggi la decisione della Regione su cessione dei crediti e salvataggio dei lavori
L’AQUILA. L’Abruzzo segue le orme della Basilicata. A distanza di sette mesi da un primo tentativo fallito, ripropone una legge regionale in grado di sbloccare i crediti incagliati e i cantieri rimasti fermi del Superbonus 110%. Sono decine in regione.
Il testo, preparato in tempi record dall’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, è stato già consegnato dal presidente Lorenzo Sospiri al governatore Marco Marsilio.
È molto simile, per non dire identico, a quello della norma approvata in Basilicata che ha ottenuto da pochi giorni il via libera dal ministero dell’Economia e Finanza, riaprendo una partita che sembrava definitivamente chiusa.
La legge, in estrema sintesi, stabilisce che lo stop alle cessioni dei crediti incagliati, disposto il 16 febbraio scorso da un decreto del governo Meloni, non si applicherebbe agli acquisti da parte di alcune società ed enti collegati con la Regione. Parliamo per esempio di Tua, Fira, Ater e Arap, ma non di Asl oppure Adsu, aziende non incluse nell’elenco. Rispetto alla prima norma, non andata in porto, questa seconda legge prevede che la Regione non sia più l’attore principale che acquista crediti incagliati da imprese per cederli poi agli istituiti bancari, attraverso il proprio modello F4 e quindi in fase di dichiarazione fiscale e con un meccanismo di compensazione, ma che a fare tutto ciò, in una vera e propria triangolazione, siano gli enti o le società ad essa collegata.
Proprio oggi la Regione Abruzzo prenderà la decisione di far procedere, oppure no, la legge sblocca cantieri dopo che l’ufficio di Ragioneria ha valutato l’applicabilità tecnica della norma e soprattutto quanti crediti generano gli enti economici o le società partecipate regionali non oggetto del blocco delle cessioni. Ma il Centro è in grado di anticipare il contenuto della nuova legge, e lo fa a beneficio di un’ampia platea di portatori di interesse, composta da imprese edili, indotto, committenti di lavori con il Superbonus e associazioni di categoria.
L’articolo 1 precisa, da subito, che la Regione Abruzzo e gli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati (con il distinguo fatto prima, ndr) assumono un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali effettuati da imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale e in riferimento ad immobili ubicati sul medesimo territorio.
L’articolo 2 entra nel merito e prevede che la Regione: «Monitora, anche attraverso l'istituzione di un'apposita piattaforma elettronica, l'andamento degli interventi e dei crediti fiscali consentendo la pubblicazione e la consultazione tra gli operatori delle domande e offerte di acquisto di detti crediti; favorisce, per il tramite di propri enti pubblici economici regionali e/o società partecipate il trasferimento dei crediti fiscali al fine di conseguire il loro massimo realizzo; promuove l'acquisto dei crediti, attraverso i suoi enti pubblici economici regionali e/o società partecipate anche per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria».
L’articolo 3 stabilisce criteri e condizioni per l’acquisto dei crediti fiscali prevedendo, in particolare, che sia consentito nei limiti della consistenza della capacità di compensazione annua mediante modello F24 degli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate. L’acquisto inoltre deve avvenire al miglior prezzo offerto dai soggetti cedenti, comunque non superiore al valore nominale del credito.
Da ultimo il progetto di legge stabilisce che «l’acquisto dei crediti fiscali avviene in presenza di manleve (scarico di responsabilità, ndr) e garanzie fornite all’ente e/o società cessionaria per tenerla indenne da qualsiasi rischio connesso all’impiego dei crediti oggetto di cessione ai fini della compensazione fiscale e a favore dei soggetti cedenti che si impegnano a riprendere o incrementare gli acquisti dei crediti “bloccati” nei cassetti fiscali di committenti, professionisti e imprese operanti sul territorio regionale».
L’articolo 4 prevede che, la Giunta regionale, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, detti le disposizioni per l’attuazione della normativa e, in particolare, che stabilisca i criteri per la valutazione della consistenza della capacità di compensazione annua mediante modello F24 degli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate nonché i criteri e le modalità attuative finalizzate alla gestione della fase negoziale con i titolari dei crediti.
Da ultimo l’articolo prevede che la Regione Abruzzo può stipulare una convenzione con l’Agenzia delle Entrate per supportare le operazioni di trasferimento ed acquisto dei crediti. Esattamente come si legge sul testo della legge approvata in Basilicata che ha fatto da apripista. Oggi, si diceva, ci sarà la decisione da parte della Regione. Le aspettative di imprese e cittadini committenti sono molte, e non vanno deluse.
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