PESCARA

Svaligiata la birreria del Corso: rubati vini, birre e posate

Il colpo messo a segno da un ladro solitario nella notte tra giovedì e venerdì scorso

PESCARA. «È il settimo o l’ottavo furto in tre anni, ormai ho perso il conto. Questa città è sempre più insicura, serve un potenziamento delle forze dell'ordine». È sfiduciato Massimiliano Pisani, titolare della birreria del Corso e presidente di Confartigianato Commercio Pescara, dopo l’ennesima spaccata notturna nel suo locale di via Regina Elena. Il ladro, mascherina sul volto e cappuccio in testa, immortalato dalle telecamere interne, ha ripulito il frigorifero di vini, birre e bevande. Ha rubato persino le posate, avvolgendole nelle tovaglie. È entrato nel locale ieri notte, intorno alle due, sfondando con un arnese da scasso la vetrina d’ingresso, completamente distrutta, e ha razziato tutto ciò che ha trovato. 

«Se l’è presa comoda», racconta Pisani amareggiato, «ha agito con calma tra le 2 e le 3, ha riempito buste e cassette di birra, posate e vini, una cinquantina di bottiglie. Stranamente non ha toccato quelli pregiati». Da una prima stima i danni ammonterebbero a 1.500 euro. «Ormai, dopo tre anni e sette otto furti, non li conto più, ho lo sconto fedeltà dal ferramenta», ironizza l’imprenditore. Il malvivente «ha fatto tre o quattro viaggi dentro e fuori, portando via il bottino in bicicletta, forse aveva un complice da qualche parte.

Le nostre telecamere interne hanno ripreso tutti i suoi movimenti nella pizzeria. A prima vista sembrerebbe un ragazzo sui 25 anni, forse straniero». Il furto è stato scoperto intorno alle 10 di ieri mattina, all'apertura del locale che giovedì sera aveva chiuso verso le 23.30. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri ai
quali l'imprenditore sporgerà denuncia nella giornata di oggi, dopo aver compilato l'inventario dei prodotti mancanti.

«Pescara di notte è diventata pericolosa», lamenta Pisani, «una terra di nessuno con risse e furti, un Far West non più tollerabile. Plauso alle forze dell’ordine che fanno turni massacranti per sorvegliare la città, ma sono troppo pochi». E da presidente di Confartigianato, annuncia: «Alzeremo gli scudi sulla sicurezza, alla prossima riunione del direttivo decideremo cosa fare per contrastare questa situazione in una città che punta sul turismo».