Tagli del 30% ai consiglieril'aula si svuota di nuovosalta la proposta Di Nisio

Ritirato l'ordine del giorno prima della votazione. Gli assenti: avevamo impegni improrogabili

PESCARA. «Ho dovuto accompagnare mio padre a fare la colonscopia». «Se avessi saputo che si votava l'ordine del giorno sarei rimasto». Impegni improrogabili, appuntamenti indifferibili, problemi familiari: tutto questo per giustificare l'assenza in consiglio comunale.
Ieri, si doveva votare l'ordine del giorno di Fausto Di Nisio che invitava sindaco, assessori e consiglieri ad autoridursi lo stipendio del 30 per cento. Ma il consigliere dell'Idv ha preferito ritirare la sua proposta, perché l'aula si è svuotata al momento del voto. Era già accaduto due settimane fa, quando in consiglio è mancato il numero legale. I consiglieri rimasti ieri tra i banchi della sala consiliare erano tredici, forse quattordici. «Troppo pochi per discutere un ordine del giorno così importante», ha spiegato Di Nisio. Troppe invece le critiche dei politici presenti, sia del centrodestra che del centrosinistra.
Il consigliere dell'Idv, però, è stato il primo a dare il buon esempio: qualche giorno fa ha scritto una lettera al presidente del consiglio comunale Licio Di Biase per chiedergli di ridurre i suoi compensi del 30 per cento e di destinare i risparmi al fondo per il pronto intervento sociale, quello per l'assistenza alle famiglie bisognose.
I suoi colleghi non lo hanno seguito in questa iniziativa. C'è chi ha abbandonato l'aula per impegni familiari urgenti, come il capogruppo dell'Idv Adelchi Sulpizio e chi non era al corrente della votazione dell'ordine del giorno e quindi si è assentato, come il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio.
Invece, il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri è rimasto in aula per presentare un suo ordine del giorno, che era in netto contrasto con quello di Di Nisio. Proponeva di recuperare le somme per il sociale riducendo del 30 per cento le spese improduttive del Comune. Ma quali sono le spese improduttive? Chissà.
Di Nisio, comunque, ha espresso profonda amarezza per il comportamento dei suoi colleghi. «La riduzione dei compensi poteva anche essere temporanea», ha detto, «era solo per dare un segnale di solidarietà alle tante famiglie che non arrivano alla fine del mese». Ma il consigliere dell'Idv non si dà per vinto e ha già preannunciato che trasformerà l'ordine del giorno in una mozione da presentare di nuovo in aula.

© RIPRODUZIONE RISERVATA