Targa in tribunale per Borsellino: baluardo di legalità

20 Luglio 2022

Il presidente Bozza: quel sacrificio ci dà forza per impegnarci Masci: le sue idee sono vive. Antonelli: esempio per i giovani

PESCARA. «Dobbiamo scoprire targhe commemorative ovunque sia possibile, lasciare segni per ricordare figure come quelle di Paolo Borsellino». Parola del presidente del tribunale Angelo Bozza ieri in occasione dei 30 anni dalla strage di via D’Amelio. «Il suo sacrificio, il suo esempio», ha detto ancora Bozza, «sono serviti a darci la forza come rappresentanti delle istituzioni per andare avanti, per rinnovare ogni giorno il nostro impegno a tutela della legalità e di questo tutti i cittadini devono essere grati al giudice Borsellino». In prima fila, accanto a Bozza, anche il procuratore Giuseppe Bellelli.
In occasione dell’anniversario dell’attentato – oltre a Borsellino furono uccisi anche i 5 agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina – è stata scoperta una targa dinanzi all’ingresso degli avvocati del palazzo di giustizia: “Pescara ricorda il valore assoluto del loro sacrificio come baluardo di civiltà dei valori giuridici e presidio della forza delle idee, del diritto e della democrazia”.
«L’esplosione del 19 luglio 1992 ha spazzato via la vita di Paolo Borsellino e delle persone della scorta che erano con lui, ma ha anche rafforzato le sue idee», ha detto il sindaco Carlo Masci, «e ha fatto in modo che queste si espandessero nella società civile che proprio in quel momento, con quei due attentati e con la morte di due eroi dello Stato come Falcone e Borsellino, ha preso coscienza del fatto che la guerra contro la mafia non poteva essere solo una questione delle istituzioni ma doveva essere una guerra di popolo perché potesse essere veramente efficace. Da quel momento», ha proseguito il sindaco, «c’è stato un salto di qualità: le comunità si sono schierate con forza, determinazione e sentimento».
«Il ricordo di Borsellino e della sua scorta deve restare un punto fermo per tutti noi», ha affermato il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli, «perché attraverso questo possiamo comprendere fino in fondo quanto sia di fondamentale importanza difendere i valori della democrazia e della libertà sensibilizzando ogni giorno soprattutto i giovani». Nell’aula Alessandrini, poi, con l’introduzione di Ennio Di Francesco, sono stati proiettati filmati dei ragazzi per raccontare «gli eroi che hanno dato la vita per tutti, nella lotta alla mafia». (p.l.)