«Tassa più bassa, si può fare». Politica in aiuto degli edicolanti

Impegni bipartisan sul canone per il suolo pubblico. Il sindaco Masci: «C’è la volontà di intervenire». Blasioli (Pd) ha pronta una risoluzione che impegna la Regione. Pettinari: «Ma bisogna fare presto»
PESCARA. Non è passato inosservato l'appello lanciato ieri sul Centro da Giovanni Rosa, rappresentante di Fenagi - Federazione nazionale giornalai Pescara, che ha chiesto la cancellazione (o quantomeno l'azzeramento) della tassa sull'occupazione del suolo pubblico per quanto riguarda gli edicolanti. Ora è il mondo della politica a mobilitarsi, quello stesso mondo che proprio Rosa aveva tirato per la giacchetta ricordando le promesse non mantenute. Segnali bipartisan che lasciano intendere che qualcosa si può fare per aiutare gli edicolanti a non chiudere bottega. Dal sindaco Carlo Masci all’opposizione in consiglio comunale.
Partendo da una considerazione: la tassa sull’occupazione del suolo pubblico può essere ridotta per determinate categorie. «Stiamo facendo una valutazione tecnica a riguardo, dal momento che gestiamo i soldi dei cittadini di Pescara», afferma Masci. «Dobbiamo anche capire se va cambiato il regolamento. C’è comunque la volontà di intervenire su chi è in crisi e su chi vanta una tradizione storica».
Proposte e ammonimenti arrivano dall’opposizione. Il vice presidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli (Pd) parla proprio di "sconto sulle tasse come l’occupazione di suolo pubblico" in una risoluzione al presidente della III Commissione consiliare, Nicola Campitelli di FdI. «Le edicole sono soggette alle stesse regole sulla cosiddetta Direttiva Bolkestein degli stabilimenti balneari, il che rappresenta un ulteriore elemento di complessità per la loro gestione e sostenibilità economica», ricorda Blasioli nella risoluzione che impegna il presidente della Regione e l'intera giunta «ad avviare tempestivamente un monitoraggio sull’intero territorio regionale per ottenere un quadro aggiornato della situazione delle edicole, al fine di identificare le criticità e le zone maggiormente a rischio di chiusura». Viene auspicata pertanto «l’introduzione di incentivi fiscali regionali e comunali al fine di rendere più sostenibile economicamente le attività».
Sempre in quota Pd va evidenziato anche l'intervento del capogruppo comunale Piero Giampietro: «Per il Comune le entrate derivanti dal canone unico patrimoniale versato dalle edicole non raggiungono i 30mila euro, e porteremo la richiesta del Fenagi nella sede opportuna, partendo dalla commissione Finanze che su nostra richiesta si sta già occupando della rivisitazione del canone unico patrimoniale. Si parta da qui, visto che non si tratta di grandi sacrifici per le casse comunali. Dobbiamo impegnarci per l’ampliamento dei servizi offerti dalle edicole, riprendendo anche gli impegni assunti dal Comune e mai mantenuti, come quelli di poter erogare alcuni servizi pubblici presso le edicole».
E a sostegno degli edicolanti si schiera anche il civico Domenico Pettinari, presidente del movimento “Pettinari per l’Abruzzo”: «Accogliamo la richiesta della categoria e chiediamo con forza, anche con atti formali che porteremo all’interno del consiglio comunale, che l’amministrazione possa orientarsi verso una diminuzione sostanziale della tassa di occupazione di suolo pubblico fino ad arrivare all’azzeramento della stessa». Pettinari suggerisce di trovare le risorse necessarie tra le maglie di bilancio e prevedere, con una variazione, un abbassamento del 50% per l’annualità 2025 e l’azzeramento dal 2026 a valere sul prossimo bilancio. «Ma bisogna agire subito», conclude, «con misure urgenti per calmierare i tributi comunali e prevedere zone franche in aree degradate dove incentivare le nuove aperture».
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