Tasse e sosta a pagamento: protesta contro D’Alfonso
Volantinaggio di Penne nuova che chiede di nuovo le dimissioni del sindaco «Gli aumenti e il pasticcio dell’imposta rifiuti hanno disintegrato la maggioranza»
PENNE. Non c'è pace per l'amministrazione del sindaco Rocco D'Alfonso. Sabato scorso, il gruppo politico di Penne nuova, rappresentato in consiglio comunale da Gino Bianchini e Antonio Baldacchini, si è dato appuntamento in piazza Luca da Penne per un volantinaggio di protesta contro le ultime scelte fatte dal governo cittadino. Ha poi richiesto le dimissioni del sindaco.
Le principali accuse rivolte al governo cittadino riguardano l'aumento dei parcheggi a pagamento, passati da 228 agli attuali 452; la costruzione della nuova scuola Mario Giardini in via dei Lanaioli, contestata anche da un maxi comitato cittadino; e le problematiche legate al conteggio della Tares, che ha fatto esplodere la protesta dei cittadini tra rincari ed errori nei calcoli.
«Il pasticcio», hanno riferito i rappresentanti di Penne nuova, «combinato con il nuovo tributo sui rifiuti per il 2013, la famigerata Tares abbinata con l’imposta Imu prenatalizia, ha disintegrato la maggioranza di centrosinistra (Partito democratico, Italia dei valori e Unione moderata) fra conteggi sbagliati sulle superfici degli immobili, quelli sul numero dei componenti delle famiglie e le mancate agevolazioni per chi abita in campagna o non riceve il servizio della nettezza urbana. Il 2014 appena iniziato, invece, sarà imbottito di nuovi aumenti di tasse e, come se non bastasse, la giunta D'Alfonso ha approvato ulteriori tagli ai servizi offerti ai cittadini e l’aumento del numero dei parcheggi a pagamento nonostante una crisi economica e un tasso di disoccupazione che non sembrano dare tregua alla cittadinanza». Per quanto riguarda la realizzazione della nuova scuola elementare Mario Giardini ha voluto dire la sua anche il giovane esponente di Penne nuova Emidio Camplese. «La nostra città», afferma, «non può permettersi ulteriori sperperi e la realizzazione della nuova scuola comporterà un esborso economico assolutamente dannoso, sia per le casse dell'ente, che per la cittadinanza. Penne, inoltre, vive un evidente calo demografico e costruire una scuola molto grande non sarebbe funzionale. Penso che una buona soluzione possa essere l'utilizzo, dopo un'attenta verifica dell'impianto, della sede dell'ex tribunale, in passato sede storica dell'istituto d'arte di Penne».
Il volantinaggio di protesta di Penne nuova si è poi concluso con una forte richiesta di dimissioni per il sindaco Rocco D'Alfonso, l'ennesima ricevuta in questi due anni e mezzo di mandato dal gruppo politico marcato Forza Italia.
Francesco Bellante
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