Tasse, parte la tolleranza zero

18 Luglio 2010

Verifiche in arrivo su Tarsu, Tosap e Ici sulle seconde case

FRANCAVILLA. L'amministrazione comunale si prepara a dare la caccia agli evasori per incrementare le entrate e ridistribuire fra i cittadini la pressione fiscale di Tarsu, Tosap e Ici per le seconde case. «Fino ad adesso non abbiamo potuto affrontare il problema a causa della carenza di personale», spiega il sindaco Nicolino Di Quinzio. «A breve attraverso la Risco, anche con personale a tempo determinato, si faranno gli accertamenti».

In particolare saranno effettuati riscontri sulle prime case incrociando le utenze. Dal 2008, quando è stata abolita l'Ici sulla prima casa, a Francavilla si è registrata un'impennata del numero delle abitazioni principali. In pratica molti possessori di case per le vacanze avrebbero fatto prendere la residenza fittizia a un familiare per non pagare la tassa. «Il Comune ha già vinto un ricorso: una signora è stata condannata a 600 euro di spese per ciascun anno».

Solo sull'Ici, è stato valutato un recupero di circa 500 mila euro. L'evasione tocca anche la tassa sui rifiuti, non sempre rapportata all'effettiva grandezza dell'immobile a causa di documentazioni non veritiere. Gli uffici comunali hanno già avviato alcuni controlli. La Tarsu attualmente garantisce un'entrata annua di circa 3 milioni e 100 mila euro, ma si prevede un incremento di almeno 400 mila euro. Altra nota dolente è la Tosap, la tassa per l'occupazione di suolo pubblico, che a oggi porta nelle casse comunali circa 250 mila euro. La Tosap comprende anche i passi carrabili per i quali l'evasione è sotto gli occhi di tutti.

«Ci sono persone che protestano perché hanno l'accesso carrabile sulla pista ciclabile del viale Tosti, ritenendola non a norma», polemizza Di Quinzio, «ma percorrendo il marciapiede lato mare della strada non ci sono passi carrabili segnalati dal cartello con il numero dell'autorizzazione comunale».

Un'altra verifica programmata è quella della superficie dei giardini di pertinenza delle abitazioni costruite nelle zone Peep di Villanesi, Pretaro e Setteventi. «In particolare a Villanesi, si nota che i giardini di alcune case sono più ampi di quelli originari. Con delle recinzioni alterate è stato occupato il suolo pubblico. Appena avremo il personale faremo delle verifiche puntuali. Se la città non va» conclude Di Quinzio, «è anche per colpa di pochi furbi, che, per non pagare quanto dovuto, fanno gravare la pressione fiscale sugli onesti».

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