Tenta di violentare la figlia 26 enne, padre-orco arrestato nel Pescarese

Prima l’ha palpegiata, poi ha tentato di abusare di lei minacciandola con un coltello. La ragazza è riuscita a fuggire e chiamare i carabinieri. L’uomo si trovava in casa perché agli arresti domiciliari

MONTESILVANO. I Carabinieri di Montesilvano hanno arrestato un 59enne, residente nell’aquilano ma domiciliato nella città adriatica, con l'accusa di violenza sessuale per avere tentato di violentare la figlia 26enne, minacciandola con un coltello, dopo averla palpeggiata. La giovane è riuscita a divincolarsi, seppur cadendo a terra e rimanendo ferita, e ad allertare il 112. A quanto riferito, l'uomo già in passato avrebbe abusato della figlia.

L'episodio è avvenuto ieri, all'ora di pranzo, nella casa dei due. L'uomo - sottoposto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio - si è avvicinato con i pantaloni abbassati alla figlia, che stava lavando i piatti. L'ha minacciata con un coltello, l'ha palpeggiata ed ha tentato di avere con lei un rapporto sessuale completo. Ne è nata una colluttazione e la 26enne, dopo essere caduta a terra, è riuscita a divincolarsi e a chiudersi in bagno. Mentre la giovane con il telefono cellulare lanciava l'allarme, il padre ha tentato, tra l'altro, di sfondare la porta.

Sul posto sono subito giunti i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che hanno arrestato l'uomo. Il 59enne è stato accompagnato in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Medicata in ospedale, la ragazza ha riportato contusioni al capo e alla mano ed uno stato ansioso reattivo da violenza domestica, fisica, psicologica e sessuale. La 26enne era già finita in ospedale altre volte in seguito alle violenze del padre. Nell'ultimo periodo era seguita da un'associazione che supporta le vittime di violenza e, stavolta, ha avuto il coraggio di denunciare l'abuso.

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