Terremoto, a Tocco 2,3 milioni

L’ufficio per la Ricostruzione ha finanziato i primi tre aggregati edilizi

TOCCO DA CASAURIA. Oltre due milioni e 300mila euro assegnati dall'ufficio territoriale per la Ricostruzione al Comune di Tocco da Casauria.

I fondi finanzieranno piani di riparazione e miglioramento sismico di tre aggregati edilizi. Un risultato importante per la cittadina della Val Pescara che non fa parte del cratere sismico pur trovandosi territorialmente al centro di tre Comuni come Popoli, Bussi sul Tirino e Torre de' Passeri che invece vi sono stati inclusi e che, da tempo, hanno potuto avviare lavori sugli aggregati per le priorità di cui godono i paesi ricompresi nel cratere, cioè la fetta di territorio dove il sisma ha procurato maggiori danni. I tre aggregati finanziati sono quello di via Pulvirenti il cui consorzio è presieduto da Assunta Ascenzo, quello della Corte presieduto da Giovanni Sarra e il sito di Marano con presidente Antonio Macciocca.

I primi due, con una composizione di oltre dieci fabbricati, hanno avuto circa un milione di euro ciascuno, mentre il terzo, di dimensioni ridotte, circa 300 mila euro. Tutti i progetti i hanno potuto beneficiare di una priorità rispetto ad altri che sono ancora in fase di istruttoria, in quanto alcuni fabbricati sono stati notevolmente danneggiati e i residenti hanno avuto l'ordinanza di sgombero con la successiva autonoma sistemazione. Una condizione di primaria importanza per assegnare l'alta priorità, al fine di poter consentire, anche se dopo sette anni dal sisma, il rientro degli sfrattati a casa e interrompere l'erogazione dei contributi da parte dello Stato.

I fabbricati che costituiscono le lunghe stecche edilizie sono di antica costruzione, oltre un secolo, e il terremoto del 2009 ha inferto loro ferite gravi. Il progetto dunque è stato indirizzato, in primis, per la riparazione dei danni e contestualmente al miglioramento sismico strutturale con la previsione di rinforzi diffusi là dove si sono rilevate le maggiori criticità. I Lavori saranno messi in cantiere già nelle prossime settimane e saranno eseguiti secondo le più attuali tecniche costruttive, con l'utilizzo di materiali di alta affidabilità e tutti controllati.

L'indirizzo seguito, richiesto dalla normativa, è stato quello di migliorare del 60 per cento la resistenza del fabbricato a un evento sismico che, secondo i più recenti studi, dovrebbe garantire la sicurezza salvavita rispetto a un terremoto di intensità pari a quello verificatosi all’Aquila sette anni fa o del più recente registrato ancora una volta nel Centro Italia.

Walter Teti

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