Tex Willer l’eroe western made in Italy

E’ il fumetto che dal 1948 appassiona allo stesso modo generazioni di lettori di tutte le età. Tex Willer, ideato da Giovanni Luigi Bonelli in collaborazione con il disegnatore Aurelio Galleppini (in arte Galep), è il più longevo personaggio del fumetto italiano, e insieme a Superman e Batman addirittura uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Le sue storie fanno parte dei piatti forti di Teramo Comix, la rassegna del fumetto e del disegno iniziata venerdì e che stasera chiude i battenti nei tendoni allestiti nella centralissima piazza Martiri della Libertà.

La kermesse teramana, dopo lo stop dell’anno scorso in segno di cordoglio per le vittime e le distruzioni del terremoto del 6 aprile, nell’edizione 2010 ha voluto celebrare in grande stile i suoi 18 anni d’età, durante i quali è diventata sicuramente una manifestazione maggiorenne per autorevolezza e capacità propositiva e per questo è ormai uno degli appuntamenti più importanti a livello nazionale di questo genere di iniziative. Tra i vari ospiti di questa edizione non è passata inosservata la presenza di Marco Bianchini, aretino, classe 1958, disegnatore di Tex Willer e autore di tante altre opere (è anche illustratore di Dylan Dog). Bianchini ha voluto raccontare al Centro la sua esperienza professionale, che tra ottobre e dicembre del 2008 l’ha portato a disegnare i numeri 576, 577 e 578 delle storie legate al ranger dalla mira infallibile e giustiziere ambientate nell’epopea nordamericana della «conquista del West».

Come nasce la sua arte di disegnatore?
«Nasce che avevo poco meno di 18 anni, ed è sempre stata una grande passione prima che diventasse un mestiere».
Quando questa passione si è trasformata in mestiere?
«All’età di 21 anni, con la Edifumetto di Renzo Barbieri, uno dei padri del fumetto erotico italiano».

Quanto tempo dedica al disegno?
«Trascorro otto o nove ore della mia giornata a disegnare. La passione è fondamentale, ma è anche fatica e richiede tanto spirito di sacrificio».
Cosa vuol dire essere uno dei disegnatori di Tex Willer?
«E’ una grande soddisfazione professionale, raggiunta dopo tanti anni di lavoro e visibilità. Sembrava un traguardo irragiungibile e invece ci sono riuscito».

Perchè la figura di Tex è sempre così affascinante?
«E’ un successo editoriale per certi versi difficile da capire, poichè in Italia non c’è una cultura western. Io credo che Tex sia così longevo perchè è un paladino della giustizia, sceglie sempre la decisione giusta e veicola valori che sono andati un pò persi nel tempo».
Tra i più importanti disegnatori ospitati in questa tre giorni teramana c’è anche Joseph Viglioglia, francese di nascita che vive a Torino, altro artista della Bonelli Editore per la quale crea le oscure e misteriose atmosfere di Brendon e le avventure di Mister No. Oggi si chiude, e sono stati migliaia i visitatori che da venerdì hanno invaso i tendoni di piazza Martiri della Libertà. Per Teramo Comix è davvero un 18º compleanno da ricordare. Soddisfatto il direttore artistico Umberto De Paulis: «I numeri di questa edizione sono importanti. C’era bisogno di un rilancio, dopo il doveroso stop del 2009. La location di piazza Martiri, poi, ha fatto la differenza perchè credo che essere al centro della città sia l’ideale per eventi del genere».
Teramo resterà la capitale del magico mondo dei «comics» fino a stasera. L’ingresso è gratuito.

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