Torna l’ordinanza contro le prostitute

Maragno rinnova il divieto scaduto da un anno e mezzo: multe per i clienti fino a 500 euro

MONTESILVANO. Un’altra ordinanza contro la prostituzione. Dopo l’attivazione delle telecamere sulla riviera, l’avvio di una collaborazione con un’associazione umanitaria antitratta e la decisione di costituirsi parte civile nei procedimenti penali sullo sfruttamento della prostituzione, il sindaco Francesco Maragno ha firmato ieri mattina un’ordinanza per contrastare il fenomeno «dilagante», a partire dai clienti. Previste multe da 25 a 500 euro. Il documento impone, infatti, il divieto su tutto il territorio comunale, per tutti i conducenti e occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, di contrattare, concordare o anche solo di chiedere informazioni a prostitute. Il divieto si intende violato anche semplicemente fermando l’auto in prossimità delle prostitute o consentendo loro di salire o scendere dal mezzo. L’ordinanza, già introdotta dalle passate amministrazioni, era scaduta l’8 aprile 2013 per questo il sindaco ha firmato nuovamente il documento che ha valenza fino al 31 dicembre 2015. «Il fenomeno è una piaga per il nostro territorio da troppi anni», sottolinea Maragno evidenziando che l’ordinanza rappresenta un «segno della tolleranza zero verso un fenomeno, che nonostante la continua e serrata attività di controllo messa in campo dalle forze dell’ordine sul nostro territorio, non sembra arrestarsi e anzi diventa sempre più dilagante e invadente persino in zone abitualmente frequentate dai residenti e turisti». Il sindaco ricorda poi le precedenti iniziative attuate contro il fenomeno della tratta. «Questo atto è solo l’ultimo tassello di un percorso avviato già nei mesi scorsi», prosegue, «con la decisione del Comune di costituirsi parte civile nei procedimenti contro lo sfruttamento della prostituzione e la riduzione in schiavitù e con l’incontro che abbiamo avuto con l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che, con il servizio antitratta, aiuta concretamente le vittime del racket della prostituzione attraverso il supporto fornito dalle unità di strada e l'accoglienza in famiglie e case famiglia. Il nostro intento», conclude, «è liberare Montesilvano da un fenomeno che rappresenta un danno per l’immagine della città e, cosa ancor più importante, una violazione dei diritti e della dignità di queste donne». (a.l.)

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