Trabocchi sul Saline: nove le proposte sul tavolo del Comune

Le manifestazioni di interesse dovranno essere valutate da una commissione. Il dirigente: la scelta a fine ottobre
MONTESILVANO. Riportare i trabocchi alla foce del Saline? L’idea dell’amministrazione comunale sembra piacere anche ai privati che hanno risposto all’avviso pubblico promosso nel corso dell’estate dal Comune di Montesilvano.
In particolare sono 9 le manifestazioni d’interesse pervenute entro la scadenza (15 settembre) e che ora sono in attesa di essere esaminate da un’apposita commissione che verrà istituita dal settore urbanistica. A rendere noto il numero dei privati che hanno mostrato la propria volontà di ricreare sul fiume gli antichi e caratteristici strumenti da pesca, chiaramente con finalità diverse da quelle per il quale erano stati ideati, è il dirigente comunale del settore, Valeriano Mergiotti. «Abbiamo ricevuto nove manifestazioni d’interesse», rivela l’architetto «tutte pervenute entro la data di scadenza. Per il momento non sono ancora state aperte, per cui non conosciamo le idee relative all’utilizzo dei trabocchi elaborato dai privati, né tantomeno abbiamo visionato i loro progetti esecutivi, così come non sappiamo se, sulla base dei requisiti richiesti e di quanto previsto nel piano demaniale, le manifestazioni d’interesse siano tutte accoglibili».
L’idea dell’amministrazione è quella di dar vita a due nuove strutture sul molo sud del fiume che abbiano uno scopo prevalentemente turistico. I soggetti selezionati, dopo aver eseguito i lavori di costruzione del trabocco a proprie spese, gestiranno direttamente la struttura. La concessione durerà non meno di 15 anni e alla scadenza il trabocco diventerà di proprietà del Comune, così come il soggetto privato individuato dovrà impegnarsi a consentire l’utilizzo della struttura per fini di alta rappresentanza una volta al mese. «Il nostro obiettivo», prosegue il dirigente, «è quello di inviare a tutti i partecipanti una comunicazione con gli esiti della valutazione entro la fine di ottobre. A quel punto, dopo l’analisi dei progetti preliminari e dei quadri economici, metteremo a gara la realizzazione dei due trabocchi tenendo in considerazione anche il piano di investimento». Stando alle stime del Comune, per realizzare il trabocco serviranno intorno ai 150/160 mila euro, «ma non è escluso», evidenzia l’architetto «che qualche privato possa aver previsto un piano di investimento più sostanzioso, ad esempio prevedendo anche la sistemazione del percorso di proprietà demaniale che da via Maresca porta ai futuri trabocchi, o la realizzazione della rete fognaria». Il dirigente spiega poi che, anche sulla base del piano di investimento, la concessione potrà essere estesa a 20 anni. «Vorremmo avere, entro dicembre, i progetti esecutivi», chiude Mergiotti «così da convocare quanto prima una conferenza dei servizi con gli enti coinvolti, e mettere in cantiere le opere già all’inizio del 2019». In modo da poter avere i trabocchi a disposizione per la prossima stagione balneare.
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