Lanciano

Trascinò il cane legato alla sua auto: 57enne finisce a processo

15 Novembre 2025

Per l’accusa l’uomo, 57enne di Tornareccio avrebbe preso l’auto e «per crudeltà e senza necessità, trascinò il suo cane che era legato con una corda alla portiera dell’auto cagionandogli ferite»

LANCIANO. Trascinò il suo cane rimasto legato alla portiera dell’auto in corsa cagionandogli una escoriazione al polpastrello di una zampa, denunciato dai carabinieri della stazione forestale di Villa Santa Maria che videro la scena e lo fermarono nel centro di Tornareccio, ora l’uomo è a processo per maltrattamento di animali. Ieri prima udienza dinanzi al giudice Vincenzo Chielli con la costituzione di parte civile del Partito Animalista Italiano dell'avvocato Cristiano Ceriello. Per l’accusa l’uomo, 57enne di Tornareccio rappresentato dall’avvocato Nicola Rullo, il 18 dicembre 2023 avrebbe preso l’auto e «per crudeltà e senza necessità, trascinò il suo cane che era legato con una corda alla portiera dell’auto cagionandogli ferite, una escoriazione al polpastrello della zampa anteriore destra». A fermare l’auto i carabinieri forestali che lo denunciarono dopo aver fatto visitare il cane da un veterinario che ne rilevò un discreto stato nutrizionale, un’evidente caudotomia ed escoriazioni. «Il fatto rappresenta un'azione così truce che si ritiene debba applicarsi una pena esemplare, anche in virtù del fatto che tale reato contro un innocente è stato commesso in strada, mettendo a repentaglio la pubblica sicurezza», dice l’avvocato Ceriello. «Il processo deve ancora iniziare», spiega l’avvocato Rullo, «e non devono esserci strumentalizzazioni. Faremo valere le nostre ragioni». L’uomo è col suo cane in auto, dopo una sosta sul lato passeggero sarebbe salito un amico e non si sarebbe accorto che il cane era sceso. L’ha così trascinato per alcuni metri. «Il mio assistito considera il cane un membro della famiglia», aggiunge Rullo. Il processo riprenderà a maggio.