Tremila posti persi in tre anni E in 15mila cercano un lavoro

30 Aprile 2022

In occasione delle celebrazioni di domani, i sindacati lanciano l’allarme e sollecitano investimenti E domani in Provincia la cerimonia per i riconoscimenti assegnati a 60 lavoratori che si sono distinti

PESCARA. È tempo di bilanci, in vista della festa dei lavoratori. Ma anche di prospettive per il futuro. I numeri, forniti dalla Cisl, parlano di tremila occupati persi in tre anni nel pescarese, passando da 120mila del 2019 a 117mila, anche se rispetto all’anno scorso il dato è sostanzialmente fermo. «Tremila posti cancellati dalla pandemia», commenta Franco Pescara, responsabile della Cisl di Pescara facendo notare l’aumento della disoccupazione, il cui tasso «ha toccato la soglia dell’11,2%, andando oltre il dato regionale, mentre quello di occupazione è stabile. Sono 15mila le persone in cerca di lavoro» e il settore che sta soffrendo di più è l’industria, con 7.000 occupati in meno mentre i servizi hanno recuperato, tornando agli 88mila lavoratori del 2019. È positiva, poi, la situazione dell’export. «Nel 2021 c’è stato un più 1,8%», ma sono di gran lunga migliori i dati regionali e nazionali. La Cisl chiede «misure straordinarie per evitare una catastrofe, con una accelerazione degli investimenti previsti nel Pnrr e nei fondi europei 2021 - 2027. Va ampliato l’intervento sulla cassa integrazione e bisogna attivarsi per politiche attive e formazione», suggerisce Pescara chiedendo lavoro «stabile, sicuro e di qualità».
Domani la Cisl di Pescara parteciperà con gli altri sindacati alla cerimonia del “Lavoratore ideale" che si terrà in Provincia, per premiare 60 «lavoratrici e lavoratori che in questi anni si sono distinti per il loro senso di responsabilità: un riconoscimento a coloro che con impegno, dedizione e passione, soprattutto in questa crisi causata dalla pandemia, hanno continuato a svolgere la loro attività a servizio degli altri verso chi aveva più bisogno, e alle persone che, a causa delle crisi, hanno avuto la capacità di innovarsi, rinnovarsi, adattarsi ai cambiamento, reinventarsi. Un’altra delegazione, sarà alla festa ad Assisi». Dalla Uil Pescara Fabiola Ortolano, segretario confederale, fa notare che «è necessario ribadire, quest’anno più che mai, il connubio imprescindibile che deve esserci tra lavoro e dignità. Troppe volte ascoltiamo storie di lavoratrici e lavoratori che subiscono umiliazioni e vessazioni che non devono trovare più spazio alcuno di motivazione. E lavoro dignitoso significa anche redistribuzione della ricchezza, contrasto alle disuguaglianze, superamento del precariato. Con l’inflazione pari al 7%, anche in presenza di aumenti esponenziali del costo dell'energia, non è possibile attendere ancora per il rinnovo dei tantissimi contratti di lavoro scaduti. La nostra provincia ha particolarmente sofferto della crisi disoccupazionale causata dalla pandemia, gli accenni di ripresa nella fase di uscita dall’emergenza, potrebbero essere condizionati dal conflitto in Ucraina che ha generato, a sua volta, un aumento dei costi legati alla produzione. Va quindi condiviso un piano attento su risorse e investimenti per poter scongiurare scenari di recessione».
Dalla Cgil Lucio Cipollini, segretario regionale della Filcams, scesa in campo per le minacce alle lavoratici di un supermercato accusate di aver lasciato un assorbente usato negli spogliatoi, annuncia di «volersi attivare affinché altri casi vengano chiusi positivamente. Il mobbing», dice, «è molto presente nel commercio, anche nelle grandi catene. I datori di lavoro vogliono il personale a totale disposizione e per mettere in difficoltà una donna è sufficiente farla lavorare il pomeriggio o la sera perché le si impedisce di far fronte agli impegni familiari».