Tutta Montesilvano piange “Sammuccio”, l'operaio morto sul lavoro a Tortoreto

Figlio dell’ex capo della municipale, il giovane elettricista era notissimo in città. Il dolore degli amici

MONTESILVANO. “Sammuccio”. Era questo il soprannome con cui era più conosciuto Federico Agostinone, l’elettricista 36enne di Montesilvano che ieri mattina è uscito di casa per andare al lavoro e non è più tornato per colpa di un drammatico incidente che lo ha strappato per sempre all’affetto dei suoi cari. A cominciare dalla sua amata bambina Giorgia, di 8 anni, avuta dall’ex compagna.

A piangere il giovane, che tutti ricordano come un ragazzo solare, lavoratore e pieno di energia, sono anche i genitori Giuliana e Sergio Agostinone, molto noto in città per essere stato il comandante della polizia municipale, oggi in pensione, il fratello maggiore Gravino, che lavora in banca fuori città, e il secondogenito Giuliano, ex assessore comunale con un trascorso da calciatore, noto anche lui con il soprannome di “Sammuccio”, ripreso poi dal fratello più piccolo.

Grandi occhi azzurri, un piercing sul sopracciglio, Federico era un ragazzo come tanti altri, che in città aveva moltissimi amici, che aveva trascorso la sua adolescenza nel pieno centro cittadino, dove abitava con la famiglia, che amava giocare a biliardino e che da giovanissimo, dopo il diploma, aveva scelto di andare a lavorare come elettricista, una professione che ormai svolgeva da circa 15 anni.

Dopo aver trascorso diversi anni all’estero, in Messico, per motivi di lavoro, il 36enne era tornato da qualche tempo in città, dove era stato accolto con entusiasmo dalla piccola Giorgia, dalla sua famiglia e dagli amici di sempre. Gli stessi amici che ieri, dopo la diffusione della notizia del drammatico incidente, hanno affollato sconvolti e commossi la sua pagina Facebook per lasciare messaggi di addio, pubblicare fotografie, ricordare i bei momenti trascorsi insieme o “rimproverarlo” per averli lasciati troppo presto.

Così come sono stati in molti a stringersi intorno al padre ed ex comandante della polizia municipale Sergio Agostinone, che ha appreso la notizia dell’incidente di suo figlio mentre tranquillo beveva un caffè davanti a Palazzo Baldoni.

La notizia della scomparsa di Agostinone è arrivata presto anche a palazzo di città, dove Federico oltre ad avere molti amici d’infanzia seduti tra i banchi del consiglio comunale, come Fabio Vaccaro, Anthony Aliano ed Enea D’Alonzo, aveva anche un cugino di primo grado, Christian Di Carlo.

Commosso per l’incidente, che ha sconvolto l’intera città adriatica, anche il sindaco Francesco Maragno. «Perdere un figlio è un evento drammatico», ha commentato, «e diventa ancora più tragico se accade durante lo svolgimento del lavoro. Siamo profondamente addolorati, esprimiamo cordoglio e ci stringiamo intorno a Sergio Agostinone e ai suoi familiari per il gravissimo lutto che li ha colpiti».

Antonella Luccitti

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