Tyson in discoteca, 5 mila fan in delirioVietate le fotografie con ragazze

San Giovanni teatino, folla per per vedere l'ex campione del mondo di pugilato

SAN GIOVANNI TEATINO. Un pacco di soldi e una fugace apparizione tra 5mila fan. Mike Tyson ha infiammato la discoteca Parco dei Cigni. E' piombato nel locale di Giovanni Perna e Alex Anconitano qualche minuto prima delle due di notte. In quel momento, il locale brulicava di gente pronta a strappare una stretta di mano, un autografo e nel migliore dei casi anche una foto. Niente scatti con ragazze però. Guai.

LE FOTO Il Parco dei cigni in delirio per l'ex pugile

Iron Mike è diventato negli anni un vero family man. La sua vita è tutta incentrata sulla famiglia e sui suoi figli, quindi niente foto con donne e ragazzine, ieri notte, al Parco dei Cigni. Ex pugile pluricampione dei pesi massimi, 44 anni, ha tenuto in ansia e non poco gli organizzatori dell'evento. Fino a qualche ora prima del suo arrivo c'era anche il rischio del forfait del più discusso campione del ring. Poi, due ore dopo la mezzanotte, sono spuntati due potenti Suv sul viale dell'ippodromo di San Giovani, accanto al Parco dei Cigni.

Il King Kong di Brooklyn è sceso dall'automobile scortato dal figlio maggiore e da una pattuglia di guardie del corpo. Qualche foto con alcuni curiosi, poi via dentro al ristorante. Anche qui Tyson ha dato indicazioni precise. Menu elaborato nei minimi dettagli. Vegetariano, da quando si è convertito all'Islam, prendendo anche il nome di Malik Abdou Aziz. Ha mangiato qualche verdura grigliata e frutta esotica. Un sorso di succo d'arancia, un paio di battute con i camerieri e via verso la pista centrale del locale.

Iron Mike non ha voluto nessuno seduto al suo tavolo durante la cena, a parte il suo entourage. All'inizio sembrava distaccato, diffidente e con poca voglia di scherzare, ma con il passare dei minuti si è sciolto. A bocca asciutta i giornalisti, pronti a ficcargli il microfono sotto il naso.

«Mike non rilascia dichiarazioni», ha detto il suo manager italiano. Già, perché non è previsto nel contratto. Parlare costa denaro per intenderci. Il suo arrivo nel privè riservatogli dietro la consolle è accompagnato da urla, strette di mano e pacche sulle spalle. Qualche ragazzo più esagitato, pronto a tutto pur di toccarlo per un secondo, ha rimediato anche uno sganassone dagli addetti alla sicurezza.

Camicia bianca, jeans scuro e un paio di sneakers ai piedi, Dirty Mike, come lo chiamavano da ragazzino nel ghetto di Brooklyn, è rimasto per meno di mezz'ora a firmare autografi concedendo foto a pochi eletti. Il pugile più chiacchierato del mondo, per via delle sue performance, ma anche per la sua vita privata sregolata, condita da una condanna a tre anni per stupro e da una dichiarazione di bancarotta nel 2003, nonostante i 300 milioni guadagnati nella sua carriera. Una triste vicenda lo ha segnato nel maggio del 2009 quando perse la figlia Exodus di soli 4 anni, vittima di un incidente domestico. Chi pensava di vedere un Mike Tyson sbruffone e pimpante si è dovuto ricredere.

Compìto e con molta timidezza ha lasciato l'Abruzzo intorno alle 3 del mattino tra il tripudio dei 5mila del Parco dei Cigni. Niente suite e omaggi faraonici, anche se inizialmente le sue richieste erano diverse. Si è rimesso in macchina per tornare a Milano dove ad attenderlo c'era la sua famiglia. Questo è il nuovo Tyson diventato vecchio troppo presto e intelligente troppo tardi, come egli stesso aveva detto dopo il ritiro dalla boxe.

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