Ultimo ballo alle quattro, sì all’ora in più

16 Luglio 2009

Pescara: gestori favorevoli alla proroga. Ressa sulla riviera, deserto nel centro storico

PESCARA. L’ora in più di divertimento concessa dal sindaco Albore Mascia raccoglie l’applauso degli imprenditori della notte. Ecco il racconto del sabato della movida di Pescara a un’ora dall’alba.

È l’una e mezza di notte e mentre al Jambo si balla «Amore disperato» di Nada, tormentone degli anni Ottanta, a Pescara vecchia riecheggiano nel silenzio i passi di uno sparuto gruppetto. Per la notte tra sabato e domenica, il sindaco Luigi Albore Mascia, aveva concesso la proroga di un’ora alla chiusura dei locali: alle 4 invece che le 3. Un esperimento previsto solo per la serata dell’11 luglio per garantire, come ha motivato Mascia, «alcuni servizi agli utenti presenti in città per le ultime iniziative dei Giochi del Mediterraneo».

I pescaresi, gente godereccia, ma abitudinaria, hanno iniziato il loro sabato sera riversandosi a Pescara vecchia: le vie della vetrina per farsi notare, le vie dei ristoranti, dell’aperitivo, della pizzetta e del kebab. Il pre-serata pescarese si consuma così, seduti a un tavolino tra via delle Caserme e corso Manthonè, mangiando, chiacchierando e stringendo per un «si va a ballare sul lungomare?». Quasi che l’ora in più di divertimento non fosse affare del centro storico che, lentamente, finita la cena e bevuta l’ennesima birra, si è iniziato a svuotare raggiungendo, alle due di notte, un deserto da serata novembrina. Se c’è un inghippo nelle notti pescaresi, è che il centro storico tira solo fino a una cert’ora.

I gestori accolgono con favore l’ora d’aria in più che, però, da quelle parti, appare inutile. Massimiliano Vitaliani, è il titolare di Parimpampù, disco bar dove nel turbinio della serata si finisce a ballare sui divanetti. «Sono contento della proroga, ma vorrei che non restasse un case isolato. Il problema di questa zona», prosegue, «è che in questo periodo chiudo presto. L’estate è giusto andare sul mare, ma noi siamo abbandonati; occorrerebbe un cartellone di spettacoli». Vitaliani, pensa soprattutto a quando si aprirà la stagione d’oro di Pescara vecchia: «Vorrei che d’inverno ci lasciassero mettere i gazebo fuori». Alessandro Baldati, titolare del ristorante l’Osteria dei Miracoli, dice: «Sono a favore di un allentamento degli orari, è giusto per la città.

Il problema è che i turisti non vengono a Pescara vecchia, perché non è pubblicizzata». Dello stesso parere, anche Leo Sfamurri del Chiodo fisso. «Manca un cartellone di eventi. Sono a favore della proroga, ma da domani che facciamo?». La pizzetta di Trieste su corso Manthonè è meta dello spuntino notturno di tanti ragazzi. «Vorrei che la via venisse abbellita», conclude la titolare Laila Ciferni.