Ultrà ucciso a Pescara, continua la cacciaagli altri rom autori della spedizione punitiva

Attesa per l'interrogatorio dei tre cugini e un nipote di Massimo Ciarelli. I quattro sono accusati di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d'armi, violazione di domicilio e minaccia aggravata
PESCARA. Saranno interrogati domani mattina i quattro presunti complici di Massimo Ciarelli, il rom accusato di aver ucciso Domenico Rigante. Luigi (24), Antonio e Angelo Ciarelli (questi ultimi gemelli di 23 anni), e Domenico Ciarelli (24), i primi tre cugini e il terzo nipote del presunto assassino, sono accusati di aver fatto parto del commando che ha fatto irruzione nella casa dell’ultrà. I quattro presunti complici sono accusati di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo di armi, violazione di domicilio e minaccia aggravata. Intanto non si fermano le indagini, gli uomini della mobile cercano almeno un'altra persona che ha partecipato alla spedizione punitiva dello scorso 1° maggio.
E non si fermano neanche le polemiche su quanto successo in città dopo l’omicidio di Rigante. Amnesty International si è detta "preoccupata" per i tentativi di attacchi razzisti a Pescara. Amnesty ha "sollecitato le autorità italiane a prendere tutte le misure necessarie per proteggere le comunità rom da intimidazioni e attacchi, a condannare pubblicamente la violenza razzista e l'incitamento alla violenza e all'odio, ad avviare immediate e approfondite indagini su atti di intimidazione e di violenza di stampo razzista e a garantire che gli autori di tali azioni saranno sottoposti a procedimenti" giudiziari.
E non si fermano neanche le polemiche su quanto successo in città dopo l’omicidio di Rigante. Amnesty International si è detta "preoccupata" per i tentativi di attacchi razzisti a Pescara. Amnesty ha "sollecitato le autorità italiane a prendere tutte le misure necessarie per proteggere le comunità rom da intimidazioni e attacchi, a condannare pubblicamente la violenza razzista e l'incitamento alla violenza e all'odio, ad avviare immediate e approfondite indagini su atti di intimidazione e di violenza di stampo razzista e a garantire che gli autori di tali azioni saranno sottoposti a procedimenti" giudiziari.
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