Ultrà ucciso, arriva il pool di esperti

Specialisti di balistica e biologia alla ricerca di nuove tracce nell'appartamento
PESCARA. Un pool dei migliori esperti della polizia scientifica sta per arrivare in città. Il loro compito sarà quello di setacciare la zona dell'omicidio di Domenico Rigante alla ricerca di possibili nuove tracce. Per l'assassinio del giovane tifoso del Pescara è in carcere il rom Massimo Ciarelli, come pure sono agli arresti i quattro presunti complici: i fratelli Angelo, Antonio e Luigi Ciarelli, cugini di Massimo, e il nipote di quest'ultimo, Domenico.
Ancora pochi giorni e verrà fissata la data del sopralluogo del team di esperti in via Polacchi, nella casa dove lo scorso 1º maggio è avvenuto l'omicidio di Domenico Rigante, caduto vittima di un agguato. L'arrivo del pool è previsto per la fine del mese di maggio proprio per rendere possibile la presenza dei maggiori specialisti nei diversi settori.
Arriveranno da diverse località d'Italia esperti di balistica, biologia, ma anche di analisi di foto e video. La ricerca sarà focalizzata sulla presenza di possibili tracce di saliva, sangue e polvere da sparo. Il pool esaminerà nuovamente l'abitazione di via Polacchi, la corte esterna, ma anche l'auto di proprietà di Antonio Ciarelli a bordo della quale è avvenuta la fuga dei malviventi. E poi ancora, le attenzioni della Scientifica si rivolgeranno ad alcuni oggetti individuati dagli agenti della squadra mobile, guidati da Pierfrancesco Muriana, all'interno dell'abitazione: tra questi, un casco da moto e un paio di occhiali.
Altro compito degli esperti sarà quello di cercare di capire se in casa è stato esploso anche un secondo proiettile, nonché di cercare tracce dei primi due colpi esplosi all'esterno.
Intanto, gli avvocati difensori hanno chiesto la libertà per Massimo Ciarelli. Nei giorni scorsi è stata depositata al tribunale del Riesame la richiesta di revoca della misura cautelare in carcere e di annullamento dell'ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari di Chieti, Antonella Redaelli, ha convalidato il fermo del rom e ha disposto il carcere per Ciarelli, rinchiuso a Vasto per motivi di sicurezza. La richiesta, a firma degli avvocati Franco Metta del foro di Foggia e Antonio Valentini del foro dell'Aquila è un éscamotage della difesa diretto più alla conoscenza degli atti - a cui avrebbero accesso con il ricorso - che all'esito della richiesta stessa. Anche i legali che assistono i presunti complici sarebbero pronti al ricorso al Riesame.
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