«Un attentato mentre portavamo la pace»

10 Novembre 2024

Il Premio Nassiriya, parla il maresciallo sopravvissuto alle bombe: i bambini ci chiedevano cioccolata

MONTESILVANO. «Ci accomuna la missione, da portare avanti ogni giorno, nel costruire relazioni di pace tra gli uomini». Così il parroco di Scampia, don Aniello Manganiello, ha commentato ieri l’Aquila ricevuta a Montesilvano nell’ambito del Premio Nassiriya, promosso dal Comune di Montesilvano per ricordare il tragico attentato in Iraq nel 2003. «Il mio impegno e quello dei miei collaboratori a Scampia consiste nel seminare il valore della pace ogni giorno, anche nel camorrista o nel ragazzino delinquente che conosce solo la violenza come risposta alla violenza. Dobbiamo insegnargli a costruire un altro stile di vita».
A ricevere l’Aquila, in questa edizione 2024, anche il maresciallo dei carabinieri Antonio Altavilla, sopravvissuto all’attentato iracheno: «Questa iniziativa dovrebbe ricordare ai potenti che le guerre non portano a nulla», ha commentato. «Noi il 12 novembre 2003 abbiamo subito un attentato proprio mentre portavamo un po’ di sollievo alle popolazioni, come facevamo da 4 mesi fino a quel giorno. Dedico questo premio a quei fratelli e a quei civili, tra cui tanti bambini che venivano a chiederci un po’ di cioccolata, che non ci sono più».
E ancora, il Premio Nassiriya è andato all’inviata di guerra molisana Daniela Lombardi: «Sono molto onorata per questo premio perché penso che questi momenti offrano l’occasione per capire l’importanza del giornalismo sul campo e di andare a vedere con i propri occhi le violenze che si consumano nei diversi posti del mondo», ha evidenziato.
Dopo i premi principali, l’amministrazione di Montesilvano ha conferito una lunga serie di riconoscimenti a uomini e donne delle forze dell’ordine e di soccorso per operazioni e attività condotte nell’ultimo anno. (a.l.)