la proposta abbandonata

«Un parco nell’area di risulta»

Del Vecchio (Pd) rilancia il progetto degli ex sindaci Pace e D’Alfonso

PESCARA. «Il sogno di un grande parco nel cuore di Pescara era stato accarezzato sin dal momento dell'acquisto di quelle aree dalle Ferrovie e negli anni successivi consacrato da una strumentazione pianificatoria voluta dall'allora sindaco Pace e, successivamente, confermata dall'amministrazione D'Alfonso». A parlare così è il consigliere comunale del Pd Enzo Del Vecchio, favorevole alla realizzazione di un parco nell’area di risulta.

«Poi è arrivato il sindaco Mascia», fa presente, «quello della trasparenza e di quella legittimità degli atti per cui aveva addirittura nominato una commissione di garanti. Il primo cittadino ha deciso, in barba a quelle regole pianificatorie la cui competenza è esclusivamente del consiglio comunale, che su quelle aree, in luogo di un parco verde, vi sorgesse un parco di strade».

«Non una strada», spiega, bensì due arterie che attraversano l'area di risulta allo scopo di assorbire il traffico veicolare espulso da corso Vittorio Emanuele, destinato a diventare semipedonalizzato».

«Purtroppo, e nonostante lo sfregio di due strade che attraversano l'area di risulta», fa notare, «le stesse, per la loro tortuosità, non riescono a smaltire il traffico con paradossali conseguenze che immediatamente si sono registrate già nella giornata di ieri (venerdì), giorno di chiusura di corso Vittorio».

«Una gestione della cosa pubblica», osserva, «che mi auguro possa essere solo un brutto ricordo, per lasciare spazio ad un’amministrazione capace di ascoltare, immaginare, proporre e realizzare ciò di cui hanno bisogno la comunità e la città». «L'auspicio», conclude, «è che il 26 maggio il nuovo sindaco e la nuova amministrazione ripartano proprio da quelle aree di risulta per rideterminarne la funzione originaria per le quali un sogno sembrava possibile».

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