Uscite anticipate da scuola, preside modifica la circolare: ora è sufficiente la richiesta dello studente

Annullato il progetto della preside dell’Itis Marconi di Penne che rendeva obbligatoria la presenza di un genitore per le uscite anticipate anche per gli studenti maggiorenni
PENNE. Va in soffitta la circolare dell'Its 'Marconi' di Penne che rendeva obbligatoria la presenza di un genitore per le uscite anticipate anche per gli studenti maggiorenni: un provvedimento che era stato contestato da un solo genitore in una mail e che in gran parte era stato travisato nel suo contenuto, sollevando una polemica, seguita da un polverone mediatico ingiustificato.
È la sintesi di quanto accaduto negli ultimi giorni fatta dalla dirigente Angela Pizzi in un'assemblea straordinaria della scuola cui hanno preso parte oltre 60 persone tra genitori, studenti maggiorenni e docenti: assente la persona che aveva inviato la mail in cui contestava, tra le altre cose, l'incostituzionalità della circolare. L'istituto tecnico commerciale e per geometri 'Marconi' di Penne è collocato, da dicembre 2018, in tre sedi, tra le quali un Modulo Uso Scolastico Temporaneo (Must) costruito in base a un progetto realizzato dagli studenti; nel gennaio 2017 era crollato, causa terremoto, il tetto del Palazzo Sterlich, che ospitava l'istituto e che attende ancora i lavori di riqualificazione e di adeguamento sismico. Il 'Marconi' conta 460 studenti con 26 classi di cui due per i corsi serali.
La circolare è stata modificata nella parte che riguarda le uscite anticipate: se lo studente è maggiorenne è sufficiente che perfezioni la sua richiesta compilando l'apposito modulo a sua firma allegando un documenti di identità valido; per quanto riguarda il superamento delle uscite anticipate oltre il numero di tre al mese, salvo giustificati motivi, è richiesta la presenza di un genitore, solo per i minorenni. "Non mi pento della circolare fatta - ha spiegato la dirigente durante l'assemblea - e la rifarei soprattutto perché sono una persona che si carica da sempre i problemi dei suoi studenti: mi preoccupo delle persone e l'obiettivo di quel provvedimento era solo quello di fornire un supporto alle famiglie. Avrei voluto sapere dal diretto interessato, che oggi non si è presentato, quale è stato il motivo del polverone scatenato. La questione mi ha colpito e sono molto dispiaciuta, ma ringrazio tutti quelli intervenuti in assemblea per la presenza e il sostegno". Unanimità di vedute e solidarietà alla preside arrivano sia da genitori che da alunni ed ex alunni. "Sono pienamente d'accordo sulla circolare originaria - spiega la mamma Agnese Di Giacomo - perché sfido chiunque a sapere tutto quello che fanno i nostri figli: avere 18 anni non significa essere maggiorenni, perché non si ha tanta dimestichezza nella vita". L'ex alunna Aurora D'Aurelio nel sottolineare come "la preside e i professori le abbiano sempre permesso di credere in sé stessa" ha sostenuto, riferendosi ai commenti sui social contro la dirigente, che "tutti gli aggettivi attribuiti non le appartengono in quanto oltre ad essere una docente e dirigente eccellente è anche una grandissima donna"