Vandali a Villa Falini ma l’edificio tornerà una casa di riposo

Il Comune la darà all’Azienda speciale per sistemarla e poter rispettare il vincolo imposto dal donatore

MONTESILVANO. Era, e presto dovrebbe tornare ad essere, una casa di riposo per anziani autosufficienti, ma attualmente la struttura di corso Umberto 357, intitolata ad Emma Vannucci Falini, è inutilizzata perché in attesa di lavori di ripristino. Nel frattempo si sta degradando per il mancato utilizzo ed è spesso visitata dai vandali o da senzatetto in cerca di un ricovero.

La villa, che sorge nella zona di Villa Verrocchio, appartenne a Fulvio Falini fino alla sua morte, nell'aprile 1995, quando per sua espressa volontà passò, insieme ad altri beni, nelle mani del Comune di Montesilvano. Nel testamento, datato 1987, Falini specificò che l'amministrazione comunale avrebbe dovuto utilizzare la struttura come «piccola residenza di vita per anziani» dedicata appunto alla sua «diletta e defunta moglie Emma Vannucci Falini». Nel 2008 i beni vennero trasferiti all'omonima fondazione che tuttavia «non ha alcuna personalità giuridica», come spiegato nel corso di un recente consiglio comunale dall'assessore alle politiche sociali, Anthony Aliano, in risposta ad un'interrogazione del consigliere del Pd, Gabriele Di Stefano, «per cui l'atto di trasferimento del bene è nullo». Il Comune ha avviato quindi la procedura per riassegnare villa Falini all’Azienda speciale che avrà il compito di ripristinarla, perché attualmente inagibile, attraverso interventi per un importo che si aggira intorno ai 250 mila euro.

«L'impegno di questa amministrazione», ha ribadito Aliano, «è di riportare il patrimonio nel complessivo nelle disponibilità dell'Ente strumentale e di riportarlo alla massima efficenza aumentando i posti fino a 19 (contro gli attuali 12, ndr) in un'ottica di auto-sostentamento che vada a rispettare il vincolo imposto da Falini». In attesa di tali interventi, della casa di riposo si tornerà a parlare martedì prossimo in consiglio comunale attraverso una mozione proposta dal consigliere del Pdl Ottavio De Martinis, che chiede alla giunta di «assegnare provvisoriamente un alloggio sito all'interno della Villa Falini a titolo di custodia temporanea dell'edificio», ad una delle famiglie che sono in attesa di una casa popolare.

Un’altra proposta viene da Giancarlo Castorani del Cantiere per l'alternativa che, in attesa degli interventi previsti, chiede al sindaco «di dare parte della struttura, cioè il piano terra, alle associazioni che ne facciano richiesta». Castorani, inoltre, propone che «i primi 200 mila euro, che dovrebbero rientrare dalla vendita degli immobili comunali», vengano impiegati su Villa Falini e non su Palazzo Baldoni, come previsto. «Le idee sono nobili e condivisibili», replica l'assessore Aliano, «ma la struttura ha bisogno di interventi di ripristino, che vogliamo realizzare il prima possibile, che rendono le proposte avanzate un onere troppo grande».

Antonella Luccitti

©RIPRODUZIONE RISERVATA